Le parole di Trump
Donald Trump ha tenuto nelle scorse ore il suo discorso sullo Stato dell’Unione. “È stata un’occasione importante per la Casa Bianca che ha potuto costruire anche la scenografia più congeniale al messaggio chiave del presidente. A cominciare dalla lista degli ospiti invitati a seguire le parole di Trump dalle tribunette della House of Representatives” scrive il Corriere. Tra gli altri, viene segnalato, alcuni dei sopravvissuti alla strage alla Sinagoga Tree of Life avvenuta lo scorso ottobre a Pittsburgh in Pennsylvania.
L’incontro interreligioso di Abu Dhabi “importante anche per il mondo ebraico”. È la lettura che propone Avvenire, dove trovano spazio le parole del rabbino Marc Schneier (che era presente alla cerimonia). “Per le autorità locali è stata l’occasione per riconoscere formalmente la presenza a Dubai di una sinagoga. In un certo senso – afferma – anche questo è avvenuto grazie al viaggio del papa”.
Numerosi quotidiani ospitano un ricordo del finanziere Guido Roberto Vitale, mancato nella giornata di ieri. Ricardo Franco Levi, in una testimonianza pubblicata su La Stampa, mette in evidenza il suo essere figlio “di quella particolare, raffinata, orgogliosa cultura dell’ebraismo piemontese”.
Patria e culto del premier: Repubblica passa in ricognizione i libri di testo introdotti nelle scuole nell’Ungheria di Orban. Un panorama inquietante: “Nella storia moderna – si legge infatti – l’unica macchia nera nazionale è il periodo comunista, non la lunga dittatura di Horthy che nel 1920 introdusse le prime leggi razziali antisemite in Europa”.
Nessun provvedimento per l’Inter dopo che, domenica scorsa, alcuni suoi tifosi avevano rivolto ululati razzisti contro Mbaye del Bologna. A trovare applicazione, come spiega il Corriere dello Sport, è la circostanza della dissociazione del restante pubblico da poco introdotta dalla Federcalcio.
Sempre a proposito di sport, la Gazzetta intervista il cestista statunitense con nazionalità israeliana Adrian Banks. Capitano dell’Happy Casa Brindisi terza in campionato, Banks racconta il suo impegno per i bambini disagiati del paese d’adozione. Afferma lo sportivo: “Israele è un Paese che porto nel cuore e non solo perché ho conosciuto mia moglie, che ha tra l’altro ha acquisito la doppia cittadinanza. Potermi rendere utile rappresenta un motivo di grande gioia e soddisfazione in modo particolare quando riusciamo a strappare un sorriso a chi è meno fortunato di noi”.
“Prima o poi, Salvini e quel gagà di Conte aboliranno il Giorno della memoria”. Così Giampaolo Pansa in un suo intervento su Panorama.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(6 febbraio 2019)