Orrore a Gerusalemme
Un paese stretto nel dolore e vicino ai familiari di Ori Ansbacher, la 19enne israeliana uccisa e orrendamente mutilata da un 29enne palestinese affiliato ad Hamas. Una notizia che, salvo rare eccezioni, non trova molto spazio sui media. “L’uomo – spiega la Stampa – è stato arrestato nei pressi della città cisgiordana di Ramallah, dove si nascondeva nella zona residenziale della moschea Abdel-Nasser, durante un’operazione congiunta dell’unità speciale Yamam e dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interna”. Il portavoce della polizia, si legge ancora, “ha ammesso che si tratta di uno dei crimini ‘più orrendi’ mai commessi”.
L’attenzione dell’Espresso è invece rivolta alle elezioni di aprile, con alcuni approfondimenti. Al centro la figura del Primo ministro Benjamin Netanyahu, di cui viene proposto un quadro a tinte fosche. “II suo nazionalismo estremo – si legge – lo ha portato ad avvicinarsi ai sovranisti di destra occidentali”. Il premier viene descritto come “ossessionato dalla Shoah” e convinto “che solo lo Stato etnico salverà gli ebrei”. Più benevole il ritratto che viene fatto del generale Benny Gantz, suo principale sfidante.
“Noi, bambine ad Auschwitz” (ed. Mondadori), il libro di Andra e Tatiana Bucci, in testa alle classifiche di vendita della saggistica italiana. “Fanno il pieno di lettori le sorelle Bucci, testimoni della Shoah” titola La Lettura del Corriere. Sul tema della Memoria (e non solo) Robinson di Repubblica propone la lettura di “Da Mantova alla Svizzera, in fuga per la salvezza” (ed. Zamorani) di Corrado Vivanti e Clelia Della Pergola e una visita alla mostra “Ludwig Pollak. Archeologo e mercante d’arte” allestita a Roma presso il Museo Ebraico e il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco.
Al tema del ricordo, declinato per i più giovani, il disegnatore e illustratore per ragazzi Tomi Ungerer ha dedicato diversi lavori. Il Messaggero lo ricorda con queste parole: “Quello che mi affascina di più è la zona grigia tra il bene e il male. In questa terra di nessuno, il male può imparare qualcosa dal bene e viceversa. Ognuno di noi è buono e cattivo insieme. Io credo che, per i bambini, sia un sollievo saperlo”.
L’Osservatore Romano anticipa alcuni passaggi dell’introduzione del nuovo saggio di Gianfranco Ravasi. Esordisce il monsignore: “Ho iniziato a scrivere le pagine di questo libro il venerdì santo 30 marzo 2018, che, per una suggestiva coincidenza di calendari, era il 14 di Nisan e quindi a sera l’entrata nella Pasqua ebraica che aveva i suoi due giorni solenni il 31 marzo e domenica 1° aprile, incrociandosi così con la Pasqua cristiana”.
Nelle pagine del domenicale del Sole 24 Ore viene invece presentata la biografia “The Turbulent Life and Imes of Benjamin Netanyahu” che il giornalista Anshel Pfeffer ha dedicato al Premier israeliano.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(10 febbraio 2019)