…Ungheria

Persino in questa Europa in piena ondata revisionista non potevano passare inosservate le immagini del raduno neonazi svoltosi a Budapest sabato scorso. Migliaia di estremisti da tutta Europa si sono presentati nella capitale ungherese con tanto di magliette inneggianti Hitler, urla “Juden raus” e col corredo di saluti romani. La cosa che più fa riflettere è che se si sentono i discorsi fatti (in inglese) da alcuni leaders di questi movimenti, mostrano inquietanti analogie con le parole che Viktor Orban ha pronunciato pochi giorni fa in un suo intervento pubblico. Ultranazionalismo spinto, evocazione di fantasmatici piani delle élite globaliste, soliti attacchi a banche e banchieri. Quando si denuncia la pericolosità di strizzare l’occhio ai cosiddetti sovranisti dei nostri giorni, si denuncia esattamente il pericolo che si finisca con l’avallare certe parole ed i movimenti che le pronunciano. E questo vale sia per l’ebraismo della diaspora, sia per il governo israeliano.

Davide Assael

(13 febbraio 2019)