In ascolto – I tanti nomi di Adam
Sono stata a vedere “Chi scriverà la nostra storia?”, docufilm uscito in Italia il 27 gennaio, diretto da Roberta Grossman e tratto dall’omonimo libro dello storico americano Samuel Kassow.
Il film è ambientato nella Seconda guerra mondiale in Polonia, più precisamente nel ghetto di Varsavia, all’ombra dell’alto muro eretto il 16 novembre 1940, per separare in modo netto e definitivo gli ebrei dal resto della popolazione.
In quel microcosmo, un gruppo di giornalisti, scrittori, artisti, economisti e intellettuali si riunisce sotto la guida di Emanuel Ringelblum, uno storico ebreo che qualche anno prima si era laureato all’Università di Varsavia proprio con una tesi sulla storia ebraica, per fondare un gruppo clandestino: Oyneg Shabbes, la gioia del Sabato.
I diversi componenti raccolgono e custodiscono resoconti e descrizioni, lettere, cartoline, carte annonarie, biglietti dei mezzi pubblici, fotografie, ovvero ogni singolo frammento di vita quotidiana. Registrano minuziosamente ogni cambiamento: le uccisioni e le deportazioni di massa dell’estate 1942, l’ordine di liquidare il ghetto dell’ottobre 1942, l’intensificarsi dei trasporti a est nel gennaio 1943 e infine la storica insurrezione, la rivolta armata dell’aprile 1943.
L’archivio, custodito in contenitori metallici e bidoni del latte, riaffiorerà dalle macerie dopo la guerra, regalandoci una straordinaria testimonianza di Storia e di storie.
Tra le decine di migliaia di reperti vi sono anche locandine di concerti, recanti i nomi di famosi musicisti della Warsaw Radio Orchestra e della Filarmonica e sappiamo che nel ghetto erano rinchiusi i membri dello staff della compagnia discografica Syrena Rekord (o Syrena Electro), fondata nel 1904 da un industriale polacco, Juliusz Fejgenbaum. In soli 35 anni, la Syrena Rekord aveva pubblicato 14.000 titoli, ma nel 1939 si era dovuta arrendere alla guerra e all’invasione nazista.
Tra i nomi di punta dell’etichetta risalta quello di Adam Aston, nato Adolf Loewinsohn nel 1902 a Varsavia. Attore, pianista e cantante dai tanti nomi (è conosciuto anche come Adam Winsky e Ben Lewi) e dalle tante lingue – polacco ebraico e yiddish – che incide il suo primo disco nel 1927 e tra il 1930 e il 1939 presta la sua voce a circa 900 canzoni, lavorando per diverse etichette tra cui Parlophon, Columbia e, appunto, Syrena Rekord.
Allo scoppio della guerra, Adam Aston viene evacuato a est e nel 1941 entra nel Corpo Polacco comandato dal generale Anders, dunque non è protagonista della storia del ghetto, ma la sua voce ci ricorda quella vita di prima con cui si apre proprio il docufilm. Una vita normale in cui la radio portava in tutte le case la voce e la musica di grandi talenti che si muovevano perfettamente tra musica popolare, tango, foxtrot e jazz.
Maria Teresa Milano
Consiglio d’ascolto: