“Giusti, nel buio dell’umanità c’è sempre un esempio di luce”
“’Quando i giusti vengono al mondo, il bene pure viene nel mondo e la sventura ne è scacciata, ma quando i giusti se ne vanno dal mondo, la sventura ritorna nel mondo e il bene ne è scacciato’. è scritto nel Talmud. Questa tradizione ci insegna che anche nell’abisso più buio e anche nella condizione storica più disperata, c’è sempre un barlume di giustizia ed un esempio di umanità al quale possiamo aggrapparci”. A ricordarlo, il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giorgio Mortara in occasione della consegna, a Milano, delle pergamene per i Giusti onorati nel Giardino virtuale del Monte Stella. Dieci i nuovi nomi onorati con il conferimento delle pergamene durante la cerimonia a Palazzo Marino, che ha visto la partecipazione, a fianco di Mortara, del presidente del Consiglio comunale di Milano Lamberto Bertolé, e di Pietro Kuciukian, cofondatore di Gariwo e Console onorario d’Armenia. “I Giusti – ha sottolineato in apertura Bertolé – ci ricordano che le scelte individuali possono fare la differenza”.
Nel suo intervento, Mortara ha sottolineato come sia necessario tenere alta la guardia di fronte all’intolleranza, seguendo l’esempio dei Giusti. “Dobbiamo restare vigili, non sottovalutare altre forme di odio e rancore ma prendere coscienza che questo è il problema numero uno al giorno d’oggi. È in atto uno sdoganamento incisivo, anche ad alti livelli istituzionali. Ed è un problema che riguarda tutta la società. Anche l’antisemitismo è tornato a farsi sentire in Italia come nel resto del mondo. Come un fiume carsico che continua il suo flusso emergendo a tratti così oggi il pregiudizio contro il diverso l’ebreo è stato sdoganato è tornato libero di farsi sentire sul web, nelle istituzioni, nei salotti e negli stadi. Certi temi certe battute erano almeno banditi ora invece emergono nella totale indifferenza infiltrandosi nelle pieghe della crescente xenofobia”. In un altro passaggio del suo discorso il vicepresidente UCEI ha sottolineato sia fondamentale fare Memoria ma non sia sufficiente: “bisogna agire per difendere la nostra libertà come hanno fatto nel passato i nostri genitori e come cerchiamo o dovremmo fare tutti noi anche oggi per combattere ogni sopruso ed ogni schiavitù. Importantissimo, ancor più di tutte le manifestazioni e le cerimonie, è il lavoro capillare che viene fatto dal Giardino dei Giusti, da Gariwo e da molte altre associazione ed istituzioni (UCE, Cdec, Memoriale della Shoah di Milano) nelle scuole con insegnanti ed alunni”.