In ascolto – Verdina Shlonsky
Quando ero molto piccola sognavo di avere un fratello e sono stata esaudita. Peraltro ho un fratello in gamba e si va d’accordo, per cui quando qualcuno mi dice “Ah, ma tu sei la sorella di Alessio?”, rispondo sì con entusiasmo e nel mio ‘non detto’ ci sono dolci ricordi e tante storie ancora da scrivere. Non sempre è così però e a volte essere la sorella di qualcuno significa portare un pesante fardello. La Storia è costellata di vicende del genere, da Miriam sorella di Mosè e Aronne fino a Verdina Shlonsky, sorella del più celebre Avraham.
Verdina nasce nel 1905 in Ucraina e quando nel 1921 la famiglia decide di emigrare in Eretz Israel, lei pur giovanissima, decide di restare in Europa con l’altra sorella, destinata a fare carriera come cantante lirica con il nome d’arte di Nina Valery. Verdina studia pianoforte alla Berlin Hochschule fur Musik con Egon Petri e Artur Schnabel e nel 1929 si trasferisce a Parigi per studiare composizione con Nadia Boulanger, Max Deutsch ed Edgar Varèse.
Nel 1934 raggiunge la famiglia in Eretz Israel e qui compone su versi di poeti importanti, come Leah Goldberg, Shin Shalom e il fratello Avraham; scrive musica per il teatro e per i bambini, dipinge, scrive di musicologia e intrattiene una fitta corrispondenza con i più importanti musicisti e scrittori di quegli anni in Europa. L’archivio della Biblioteca Nazionale di Gerusalemme, custodisce gli articoli e le lettere in cui la donna esprime le sue idee compositive e analizza le complesse relazioni tra l’eredità musicale dell’ovest e la nuova visione dell’est. Prende le distanze dal concetto di mizrachi e in un’intervista, nei suoi ultimi anni, dirà: “Mi dica lei, cosa significa mizrachi? Cos’è? Hummus?”.
Verdina è stata la prima compositrice in Eretz Israel e sembra esserci una distanza incolmabile tra la sua sorte e quella di Betty Olivero. Nonostante i prestigiosi riconoscimenti, dal Premio Bartok (1948) fino al Premio per la carriera musicale (1984), ancor oggi Verdina Shlonsky resta per la maggior parte delle persone, “la sorella di Avraham”.
Maria Teresa Milano
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