La satira di Menasse su Bruxellestra i finalisti dello Strega europeo
C’è La capitale, opera dello scrittore austriaco Robert Menasse tra i libri finalisti del Premio Strega Europeo, nato nel 2014 in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea per diffondere la conoscenza di alcune tra le voci più originali e profonde della narrativa contemporanea. Il suo libro, pubblicato da Sellerio, per la traduzione di Marina Pugliano e Valentina Tortelli, aveva vinto nel 2017 il Deutcher Buchpreis, il premio che il consorzio degli editori e dei librai tedeschi assegna al miglior romanzo dell’anno in occasione della Fiera del Libro di Francoforte.
Romanzo dedicato alla capitale dell’Unione europea, satira feroce sul mondo di Bruxelles, è ambientato in una città in cui il cielo è grigio mentre ci si avvicina ai cinquant’anni dalla fondazione della Commissione europea. Allo scopo di rilanciarne gli ideali alcuni funzionari della Direzione cultura avviano un curioso tentativo: un grande giubileo incentrato su Auschwitz per il quale mobilitano gli ultimi sopravvissuti ai campi di concentramento, come testimoni dei proponimenti che sono all’origine della UE, nata dalle ceneri delle atrocità naziste. Menasse, di cui Pagine Ebraiche ha scritto all’epoca della vittoria del Deutcher Buchpreis, è riuscito nell’intento di scrivere un ritratto sarcastico e provocatorio, capace di miscelare generi diversi e insieme di tratteggiare l’assurdo e irridere il male raccontando l’Europa.
Di antisemitismo e storia europea parla anche Fuori di sé, di Sasha Marianna Salzmann (edito da Marsilio con la traduzione di Fabio Cremonesi e libro vincitore del Literaturpreis der Jürgen Ponto-Stiftung 2017) mentre è Genova la protagonista di La Superba di Ilja Leonard Pfeijffer (ed. italiana Nutrimenti, con la traduzione di Claudia Cozzi) una città che agli occhi di un uomo del Nord Europa, diventa palcoscenico e metafora di sogni e fantasie, luogo in cui perdersi irrimediabilmente. Gli altri candidati sono Fratelli d’anima di David Diop (Neri Pozza, traduzione di Giovanni Bogliolo, vincitore del Prix Goncourt des Lycéens 2018), e Come cade la luce di Catherine Dunne (Guanda, traduzione di Anna Arduini – 2018 Irish PEN Award).
Tutti i finalisti saranno presenti al Salone del Libro di Torino, con cui lo Strega sta consolidando la collaborazione, e la cerimonia di premiazione si terrà la domenica, il 12 maggio.
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