Ticketless – Buon 25 aprile
Non c’è pace per il 25 aprile. Una crudele damnatio memoriae da anni ci impedisce di apprezzare il tepore della primavera ritornando con spirito riconoscente a chi ha donato all’Italia la sua ora più bella. Da quel giorno del 1945, per alcuni anni, non molti in verità, il nostro paese ha vissuto il suo periodo più ricco, più gioioso e intenso. Presto iniziò il declino che porterà con sé lo sventurato uso politico della lotta partigiana, una faziosità senza fine. La lacerazione si perpetua oggi, in forma di campagna elettorale (dunque caricaturale) nella opposta posizione dei nostri due viceministri. Uno va, l’altro diserta come se si trattasse di flat tax o del decreto sicurezza. Certi giorni ti prende una malinconia che sconfina quasi nella meteopatia. D’altra parte la primavera, quest’anno, per lo meno al nord, dove un tempo soffiava il vento dell’eroismo, tarda a venire.
Alberto Cavaglion