“Bundestag riconosce Bds antisemita. Parlamento italiano segua l’esempio”
È altamente significativo il messaggio lanciato nelle scorse ore dal Parlamento tedesco con l’approvazione trasversale e a larga maggioranza della mozione in cui il Movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) contro Israele viene chiaramente definito come “antisemita”, con la conseguenza che non potrà ricevere alcuna forma di sostegno e finanziamento pubblico. Sono diversi anni ormai che in Italia il BDS cerca e ottiene sponde ad ogni livello. Dalla distribuzione commerciale al mondo accademico, un veleno che si insinua in modo sempre più incisivo e preoccupante. Ne abbiamo parlato appena pochi giorni fa con Felix Klein, incaricato del Governo Federale di Germania per la lotta all’antisemitismo che è stato nostro ospite a Roma e il cui lavoro si conferma in queste ore di grande rilevanza e concretezza. Con questa storica mozione, in cui il linguaggio utilizzato dai membri del BDS viene messo in relazione a quello usato negli anni bui del Novecento e in cui si richiama la definizione operativa di antisemitismo dell’IHRA nel punto in cui si ricorda che è antisemitismo anche negare al popolo ebraico il diritto all’autodeterminazione, ad esempio sostenendo che l’esistenza di uno Stato di Israele sia una impresa razzista, il Parlamento tedesco afferma una verità troppo a lungo sottaciuta e ignorata. Auspico ora che questo importante – e direi storico – precedente venga recepito da tutti i Paesi d’Europa, e in particolare dall’Italia, come abbiamo più volte rappresentato, alla vigilia di un voto che può rappresentare uno spartiacque per un futuro di convivenza e progresso per tutto il continente. Un’Europa in cui le ragioni di Israele e i benefici della cooperazione prevalgano sulle illusorie opposizioni alla stessa.
Noemi Di Segni, Presidente UCEI