“Germania e antisemitismo, problema aperto”

“La Germania ha sempre avuto un certo numero di antisemiti. Ogni giorno sinagoghe, scuole e strutture ebraiche sono presidiate da forze dell’ordine”. La cancelliera tedesca Angela Merkel, in una intervista con la CNN, torna sul caso che ha fatto e continua a far parlare l’opinione pubblica: la preoccupazione, espressa dal commissario governativo per l’antisemitismo Felix Klein, per i rischi cui si andrebbe incontro esponendo in pubblico la Kippah. Quello della lotta all’antisemitismo, sottolinea Merkel nel colloquio con Christiane Amanpour, “è una battaglia che, sfortunatamente, non siamo finora stati in grado di vincere”. La cancelliera ha parlato di “forze nere” al lavoro per destabilizzare la società tedesca ed europea. “In Germania, naturalmente, questa insidia va inquadrata in un certo modo, anche in considerazione della nostra storia. Per questo – le sue parole – dobbiamo essere più vigili di altri”. E per questo, ha aggiunto Merkel, “dobbiamo dire ai nostri giovani cosa è accaduto, quali crimini sono stati compiuti e perché dobbiamo levare con forza la nostra voce contro l’intolleranza, dimostrando tolleranza zero contro ogni violazione dei diritti umani”.
Sul tema, in una intervista con il Tg2, è intervenuta anche la Presidente UCEI Noemi Di Segni, che a proposito di antisemitismo ha ricordato come la minaccia sia diversificata: quella portata dall’Islam radicale, ma anche le iniziative adottate dalla sinistra e destra estreme e da chi invita al boicottaggio dello Stato di Israele. “Lo spazio europeo – ha osservato nella sua riflessione, legata al voto del 26 maggio scorso – deve essere uno spazio di convivenza”.

(28 maggio 2019)