“L’Europa ha il volto di Simone Veil”
“Quarant’anni dopo, finalmente una donna candidata alla Presidenza della Commissione europea. Sono grata a tutti coloro che hanno infranto le barriere e le convenzioni, per una Europa della pace unita e dei valori. Questa convinzione europea mi ha guidato, da madre, medico e donna politica. È al coraggio dei pionieri come Simone Veil che dobbiamo l’Europa unita. Sarà questo lo spirito che mi guiderà nell’onore di presiedere la Commissione. Sono grata a chi ha costruito l’Europa della pace”. Nel suo discorso al Parlamento europeo, Ursula von der Leyen, candidata alla presidenza della Commissione Ue, ha scelto di ricordare Simone Veil, sopravvissuta ad Auschwitz e simbolo delle lotte per i diritti civili in Europa. Veil, ha sottolineato von der Leyen, ha aperto la strada per la lotta alla parità di genere e ha guidato le battaglie per costruire un’Europa di pace: “Esattamente 40 anni fa la prima presidente donna” del Parlamento Europeo “viene eletta e presenta la sua visione di un’Europa più giusta”, ha ricordato la candidata tedesca nel suo discorso davanti agli europarlamentari di Strasburgo, chiamati in queste ore a confermare la sua nomina. Allora Veil ricordò ai politici d’Europa che il loro ruolo doveva essere quello di costruire un Continente di pace, libertà e prosperità. “Tutti i suoi Stati membri si trovano ora di fronte a tre grandi sfide: la sfida della pace, la sfida della libertà e la sfida della prosperità, e sembra chiaro che esse possano essere affrontate solo nella dimensione europea”, spiegò nel suo discorso la Veil, che raccontò di aver ereditato la sua fiducia nell’Europa dalla madre. “L’Europeismo? È la lezione di mia madre. Mio padre, prigioniero di guerra nel 1914 a Maubeuge, era visceralmente antitedesco. Mamma pensava che avremmo dovuto ascoltare quelli che erano per la pace: Gustav Stresemann, Aristide Briand… Appena tornata dal Lager, ero convinta che se non avessimo fatto la pace con i tedeschi questa volta, avremmo avuto una terza guerra mondiale e, se possibile, con orrori peggiori di quelli che avevamo vissuto. Per le generazioni future abbiamo dovuto costruire questo accordo che, a mio avviso, non doveva limitarsi alla Germania e alla Francia. Alla fine della guerra non pensavamo che l’Unione Sovietica sarebbe scomparsa e che avremmo potuto costruire l’Europa con i paesi dell’est. Per me, questa è stata una grande soddisfazione”.
In queste ore von der Leyen ha promesso di difendere l’Unione europea da chi vuole minarne le fondamenta. “Per me solamente una cosa è importante, – ha affermato – l’Europa va rafforzata e chi la vuole fare fiorire mi avrà dalla sua parte, ma chi vuole indebolire questa Europa troverà in me una dura nemica”.