Informazione – International edition
Laicità dello Stato, un valore fondante

Schermata 2019-08-27 alle 12.50.04La crisi politica che sta attraversando l’Italia in apertura della nuova uscita di Pagine Ebraiche International Edition. Il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni ha lanciato un monito per ricordare l’importanza della laicità dello Stato, dopo mesi in cui politici di primo piano, e in particolare il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, hanno fatto ricorso a simboli e oggetti religiosi nella loro attività quotidiana.
“Ci voleva una crisi di Governo perché, in sede istituzionale, si ricordasse al ministro dell’Interno che la laicità è un principio irrinunciabile dello Stato,” Disegni ha esordito in un intervento ripreso per i lettori internazionali. L’auspicio è che il prossimo governo possa mantenere un atteggiamento più rispettoso di un valore fondamentale nella società italiana, la laicità delle sue istituzioni, e di conseguenza la libertà di culto. Parla di politica anche lo storico sociale delle idee David Bidussa, che nel suo intervento ricorda la filosofa Agnes Heller recentemente scomparsa. Heller, sottolinea Bidussa, apparteneva a quella categoria di figure pubbliche che “che non omaggiano il potente, anche quando il potente di oggi è stato, fino a ieri, oppositore. Perché ciò che conta è solo ciò che fa una volta divenuto potente, non se legittima il suo potere comportandosi come se fosse ancora opposizione”.
Ancora nell’edizione dedicata al pubblico fuori dai confini italiani, il saluto dell’ambasciatore di Israele a Roma Ofer Sachs, che si congeda dopo tre anni che definisce ricchi di risultati (la traduzione è stata realizzata da Rachele Ferin e Mattia Stefani, studenti della Scuola traduttori e interpreti di Trieste che stanno svolgendo il proprio tirocinio nella redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane).

Poi un approfondimento sulla genovese Società Ginnastica Andrea Doria, in campo da 125 anni, con il presidente Chicco Veroli che ha raccontato le sfide di una delle più antiche società sportive d’Italia (a firmare la versione inglese, tradotta dalla storia pubblicata su Pagine Ebraiche di agosto Sara Facelli e Mattia Stefani).

È il francese la lingua settimanale di Bechol Lashon, con lo storico e direttore della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea Gadi Luzzatto Voghera che critica un articolo pubblicato dal settimanale Famiglia Cristiana a proposito dell’amicizia fra il liceale Eugenio Pacelli, futuro Pio XII, e il compagno ebreo Guido Aronne Mendes. “È il caso di guardare in maniera allarmata alla modalità con cui un settimanale così diffuso e influente affronta la questione. Il testo dichiara di voler presentare un ‘esclusivo’ documento storico che riabiliterebbe la figura di Eugenio Pacelli, del quale si scrive sia ‘ancora perseguitato dal sospetto di non aver contrastato i misfatti del regime fascista’. Offrire spunti di riflessione storica al grande pubblico con intento divulgativo è sempre un’iniziativa lodevole e da premiare. Manipolare i documenti contestualizzandoli in maniera errata è invece un’azione sbagliata” sottolinea Luzzatto (traduzione di Claudia Azzalini).

Infine in Italics un’iniziativa dell’UCEI per salvaguardare il patrimonio librario del Centro bibliografico: sulla Jewish Telegraphic Agency la notizia della campagna di crowdfunding lanciata per finanziare la pulitura e rimessa a nuovo di testi che, risalenti a un periodo fra il XVI e il XIX secolo rischiamo altrimenti di essere irrimediabilmente compromessi dall’usura del tempo e delle vicissitudini, dopo che molti di essi sono sopravvissuti a ostacoli come la razzia dei nazisti durante la seconda guerra mondiale e l’alluvione di Firenze nel 1966.

rt