Il messaggio UCEI
“Dal governo azione a tutela
dei valori fondamentali”
L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha inviato le proprie felicitazioni al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla sua squadra di governo, ora pienamente legittimata ad agire dal voto parlamentare.
“Molte – si legge nel messaggio – sono le sfide che attendono il Paese, alcune delle quali particolarmente faticose e complesse, per le quali auspichiamo concretezza e convergenza di intenti tra le diverse formazioni che hanno scelto di partecipare a questo esecutivo, sul presupposto che ogni azione debba fondarsi sul rispetto di principi e valori imprescindibili, partecipando ad una costruzione europea che ridefinisca il concetto di solidarietà tra i popoli e le nazioni.
Richiamiamo l’importanza di una reale consapevolezza storica ad ogni livello, istituzionale e di governo locale, di saper elaborare il proprio vissuto e definire coerentemente il proprio futuro. Investire sulle competenze dei giovani e giovanissimi, investire sull’educazione, per sognare attraverso di loro di poter innovare, ma anche preservare il lascito di scienza e conoscenza maturata nei secoli. È peraltro proprio questo il messaggio più intenso che desideriamo condividere nella prossima Giornata Europea della Cultura Ebraica che celebreremo il prossimo 15 settembre.
Il richiamo alla Storia recente e alla Memoria crediamo possa costituire sempre un punto fermo e un riferimento forte soprattutto per le giovani generazioni.
Così come il richiamo, giustamente evocato dal Presidente del Consiglio, alla laicità dello Stato quale principio supremo e imprescindibile, deve essere un monito in una civiltà moderna e consapevole delle preziose diversità che al suo interno conserva.
Serve un’azione forte e incisiva a tutela dei valori fondamentali, con un approccio concreto sul tema dell’immigrazione, che vada dall’accoglienza fino all’integrazione, che intervenga efficacemente sul dilagante fenomeno dell’odio e delle discriminazioni basate su concetti e distinguo inammissibili di ‘razza’, di genere e di religione, che ponga la cultura e l’educazione alla convivenza alla base di ogni percorso formativo”.
(11 settembre 2019)