La Giornata a Casale
Chagall, un capolavoro onirico
Centinaia di visitatori per il re biblico Davide e un importante parterre di autorità per la giornata Europea della Cultura Ebraica a Casale Monferrato.
Nella sera di sabato erano già un centinaio ad aspettare che le porte della Comunità ebraica in vicolo Salomone Olper si aprissero insieme alle celebrazioni ufficiali per la Giornata. Il motivo era pochi metri più in là, in Sala Carmi c’era infatti “Re David suona la cetra” di Marc Chagall, opera gentilmente prestata da una collezione privata di Milano, con la collaborazione di Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea di Milano appositamente per questa celebrazione. Solo 24 ore per ammirare questo capolavoro del pittore russo – francese di famiglia ebraica il cui tratto si sposa perfettamente con il tema scelto dall’UCEI per questa giornata: “I sogni, una scala verso il cielo”.
“Il sogno è un tema ricorrente nella cultura ebraica e se noi ebrei non fossimo in grado di sognare non saremmo qui adesso” spiegava stamane Elio Carmi, vicepresidente della Comunità ebraica. C’è una piccola cerimonia nella sinagoga di cui ricorrono i 50 anni di un restauro che l’ha portata ad essere una delle gemme dell’ebraismo italiano e un sito tra i più visitati della provincia con oltre 16mila ingressi all’anno. Per l’inaugurazione della Giornata numerose autorità civili, militari e religiose: don Francesco Mancinelli in rappresentanza della Diocesi di Casale Monferrato, l’assessore della Regione Piemonte Marco Gabusi, il Consigliere della Regione Piemonte Domenico Ravetti, il questore di Alessandria Michele Morelli, Andrea Giroldo, delegato alla Cultura della Provincia di Asti, il vicecomandante dell’arma dei Carabinieri di Casale Tenente Salvatore Puglisi, il commissario di PS Guido Francia, il comandante della locale Guardia di Finanza Luca Palazzini e naturalmente in rappresentanza delle due città unite dalla comunità casalese il sindaco di Casale Federico Riboldi e il sindaco di Moncalvo Christian Orecchia, per il comune casalese anche l’Assessore alla Cultura Gigliola Fracchia e il consigliere Fabio Lavagno.
Ogni sindaco ricorda l’importanza del nucleo ebraico monferrino per il proprio territorio: “La Sinagoga è l’orgoglio della città” è la sintesi di Riboldi. Per tutti un dono dal forte significato simbolico: il pane del Sabato, la challah, che era stato preparato il venerdì e che viene simbolicamente offerto a tutti i presenti con una confezione di miele arrivato da Israele per celebrare l’imminente capodanno ebraico. Poi per tutti una visita all’opera “Re David suona la cetra” collocato con un suggestivo allestimento al centro della Sala Carmi e illustrato con passione da Guido Guastalla.
Claudia De Benedetti
(15 settembre 2019)