Oltremare – Vespe
Perché si viaggia? Per vedere luoghi nuovi, mangiare cibi sconosciuti, ascoltare lingue ignote, e per molti altri motivi, più o meno ludici o culturali. Ma una cosa meravigliosa dei viaggi è imparare anche una cosa sola che poi ci si porta dietro per sempre. Per esempio, come allontanare le vespe. Quelle che volano, non quelle che dicono cose inqualificabili in televisione. D’accordo, fare la jimkana fra nugoli di vespe non è una priorità quotidiana per tutti, e non è probabilmente la prima cosa che insegnano alle scuole di sopravvivenza nella giungla. Ma se vi capitasse mai di visitare la perla del Mediterraneo che è Corfù, che in fotografia sembra una Venezia senza le orde barbariche che ne riempiono ogni calle e fondamenta, allontanare le vespe in certe stagioni diventa un esercizio necessario, specie per chi non ama averne in mezzo ai capelli ricci o appoggiate bellamente su una spalla. Va detto che le vespe corfiote sono per l’appunto corfiote, e quindi lente e rilassate, e forse per questo trattate dai locali alla stregua delle mosche: nessuno ci fa davvero caso e le mandano via se necessario con movimenti lenti delle mani. Ma nei ristoranti all’aperto, taverne e caffè, dove il cibo e gli ospiti le attirano in quantità, perfino i flemmatici isolani devono intervenire. E cos’è la cosa più greca (antica a dire il vero), se non coppe di una polvere profumata che brucia senza consumarsi ai quattro angoli del tempio? O della sala da pranzo in terrazza, ai nostri giorni. Quando la densità della popolazione delle vespe supera di tre o quattro volte quella umana, i corfioti posizionano delle coppette di polvere scura con piantati dentro una decina di fiammiferi, accendono e magia: le vespe rallentano il loro volo già molto tranquillo, si ubriacano di quel profumo fino a fermarsi. Pensare che quella stessa polvere noi umani la usiamo invece da secoli per svegliarci: è polvere di caffè. Greco, naturalmente non turco; produce un ottimo profumo quando bruciato, ed è un bene che abbia anche questo uso importantissimo, perchè come bevanda per gli umani francamente non è un granché. Unico problema, il metodo sembra meno infallibile quando applicato alle vespe israeliane, che a rallentare non ci pensano neanche e semplicemente evitano la zona immediatamente limitrofa alla coppetta fumante. Da ciò si impara che in Israele anche le vespe guidano come in formula uno e non le calmi neanche a colpi di sonnifero.
Daniela Fubini