“Giardino dei Giusti,
luogo vivo di riflessione”
“Avendo conosciuto gli ingiusti, tanti, ho sempre trovato straordinario il coraggio dei giusti. Non si tratta solo di un titolo: giusto è chi ha fatto una scelta eroica. Per questo, dopo Yad Vashem, sono molto contenta che ci sia un luogo anche nella mia Milano che li onori”.
Con queste parole, sul nostro notiziario di venerdì, la Testimone della Shoah e senatrice a vita Liliana Segre commentava quello che è il grande evento della giornata milanese in corso: l’inaugurazione del nuovo Giardino dei Giusti di tutto il mondo nel Parco del Monte Stella, dopo i lavori di riqualificazione. Una giornata ricca di attività: concerti, reading, dibattiti, laboratori per i bambini e visite guidate per presentare uno spazio per attività educative e culturali aperto alla città.
Proprio Segre ha oggi portato la sua testimonianza e ha partecipato al taglio del nastro inaugurale insieme alle autorità cittadine, a Gabriele Nissim presidente di Gariwo, al vicepresidente UCEI Giorgio Mortara e a Marco Rasconi della Commissione centrale di beneficenza della Fondazione Cariplo. Una folla sta partecipando ai numerosi eventi previsti per la giornata odierna, assieme ai rappresenti delle istituzioni e delle comunità religiose.
“Il Giardino dei Giusti di Milano, capofila degli oltre cento Giardini nati in Italia, in Europa e in Medio Oriente non è un memoriale, ma un luogo che lega il passato al presente e invita a riflettere sulla storia per affrontare le sfide del nostro tempo” ha sottolineato Nissim. “Il nostro intento – ha osservato – è fare del Giardino dei Giusti un luogo di incontro tra le religioni e tra le diverse comunità etniche e sociali: una sorta di tempio civico al servizio della città”. Una sfida che gli importanti segnali di queste ore incoraggiano a perseguire.
(6 ottobre 2019)