Pitigliani Kolno’a Festival,
gran finale con il premio Luzzati
Tre giorni di proiezioni alla Casa del Cinema e un bilancio nel complesso più che positivo. Sono infatti circa 3mila le presenze registrate agli eventi del Pitigliani Kolno’a Festival, la rassegna cinematografica che guarda a Israele e al suo vibrante contributo sul grande schermo giunta quest’anno alla quattordicesima edizione. Diversificate le proposte del festival, che ha avuto il pluripremiato regista Eran Riklis come ospite d’onore e che si avvia oggi verso la sua giornata conclusiva con alcune proiezioni al centro ebraico trasteverino, prima del gran finale con l’assegnazione in serata del premio intitolato ad Emanuele Luzzati. Numeri significativi, per la soddisfazione delle curatrici Ariela Piattelli e Lirit Mash.
Il festival, realizzato dal Pitigliani con il contributo di Mibact, Regione Lazio, UCEI e ambasciata di Israele in Italia e con il sostegno di AcomeA, è stato anche occasione di confronto su nuovi orizzonti di progettualità tra Italia e Stato ebraico. Stimolante in tal senso il panel su MOV(I)E – Direzione Israele, che ha messo al centro un progetto, finanziato dalla Camera di Commercio di Roma in collaborazione con Nina International e la Roma Lazio Film Commission, che si pone come obiettivo quello di costruire una rete di collaborazione tra diversi attori dell’industria dell’audiovisivo.
Molte promettenti le potenzialità di una sinergia italo-israeliana sempre più intensa, come ha osservato tra gli altri Osnat Bukofzer, a capo del dipartimento internazionale della Fondazione Rabinovich. “Da anni esisteva un accordo di produzione cui non si era dato concretezza. Da qualche mese le cose sono cambiate, con vari progetti in diversa fase di sviluppo. È importante lavorare insieme. Ed è fondamentale – ha detto Bukofzer – cercare di fare il miglior cinema possibile”.
(Foto di Ariel Nacamulli)
(20 novembre 2019)