Il doppio danno

anna segreUna battuta un po’ strana pronunciata da un collega. Un allievo che ridacchia mentre in qualche punto della lezione si parla di ebrei. Un’uscita infelice un da parte di un conoscente. Cose che capitano e sono sempre capitate a cui semplicemente un tempo non facevamo caso? Probabilmente sì, ma talvolta resta nella nostra testa la piccola impronta di un dubbio: e se invece non fosse un caso che la tale battuta sia stata rivolta proprio a me? E se davvero l’allievo ridacchiasse per qualcosa che ha sentito dire sugli ebrei dai genitori o dagli amici? E così ogni atto di antisemitismo reale di cui si legge sui giornali o si sente parlare alla radio e in televisione ne genera altri forse solo immaginati ma non per questo del tutto indolori.
Gli antisemiti, oltre ai danni che producono in prima persona, hanno anche la grave responsabilità di farci diventare paranoici. Ammesso e non concesso che siano solo paranoie. E se invece i nostri sospetti fossero fondati? E se magari scoprissimo che queste cose capitavano anche prima ma allora eravamo ciechi o fingevamo di non vedere? Anche in questo caso il dubbio si insinua nella nostra testa e non vuole andarsene. E così gli antisemiti rischiano di impadronirsi non solo del nostro presente e del nostro futuro (che diviene oggetto di grandi preoccupazioni) ma anche del nostro passato, che di colpo ci appare diverso. Come impedirlo?

Anna Segre, insegnante

(22 novembre 2019)