Ticketless – Esiglio
Scrive proprio così. ‘Esiglio’, come scrivevano Mazzini (e Manzoni). Troviamo ‘Esiglio’ in una lettera di Arnaldo Momigliano a Delio Cantimori, che fa parte di un carteggio di imminente pubblicazione, in un volume edito dalla Scuola Normale di Pisa, a c. di P. Terracciano. Il grande storico dell’età classica fuggì dall’Italia senza più rivedere i suoi cari che saranno deportati ad Auschwitz. Sempre in Normale si è svolto una decina di giorni fa un seminario per discutere della sua opera e il professor Riccardo Di Donato ha rievocato la drammatica strada dell’”esiglio” verso Londra, l’incontro alla Gare de Lyon con il vecchio amico torinese, esule in Francia, Aldo Garosci.
Momigliano, si sa, ha lasciato una immensa eredità di affetti, ma anche gli strascichi di un eterno odio accademico, che si tramanda di maestro in allievo da due se non tre generazioni. Gli innegabili cedimenti al fascismo vengono biasimati senza un minimo di contestualizzazione da parte di ricercatori giovani, poco dotati di pietas, capaci di chissà quali cedimenti se si fossero trovati a iniziare la loro carriera accademica sotto il fascismo. Le vendette personali si tramandano post mortem. Un esercizio macabro. I morti, si sa, hanno la pessima abitudine di non protestare. Tanto accanimento sarebbe degno di miglior causa. Mi diceva giorni fa un amico che frequenta gli archivi per fare ricerche serie, che il visitatore in cerca di scandali, che esorta l’archivista a tirare fuori dal dossier l’arma della vendetta trasversale supera di gran lunga il visitatore comune desideroso di studiare la storia. Il veleno del gossip s’annida, come si vede, anche fuori dei social.
Sul fronte di internet va invece segnalata, finalmente, una buona notizia: l’apertura di un sito dedicato proprio all’”esiglio” degli intellettuali ebrei dopo il 1938. Il titolo è ‘Intellettuali in fuga dall’Italia fascista. Migranti, esuli e rifugiati per motivi politici e razziali’. L’iniziativa è stata preceduta da un convegno i cui atti usciranno a gennaio. Promosso da Patrizia Guarnieri per Firenze University Press si presenta come una banca dati in progress, una variante on line del dizionario biografico, un documento di quell’esilio che sarà la fortuna dei paesi anglosassoni, paragonabile, lo intese Ernesto Rossi, alla fortuna dei Paesi Bassi e dell’Inghilterra dopo il 1492. Sempre in scuola cattaneo-mazziniana era nata del resto, all’inizio del Novecento, l’idea di un Museo degli Esuli. Cattaneo disse che Foscolo aveva regalato all’Italia una nuova istituzione. L’esiglio.
Arrivo troppo tardi per suggerire ai coordinatori del sito fiorentino di sostituire ‘Intellettuali in fuga’ con il vocabolo nella sua accezione più antica e più intonata alla storia patria? Esiglio.
Alberto Cavaglion