Il tango più bello del mondo
È noto che la musica vive nell’aria; non il musicista che quell’aria inspira per insufflarla nelle arterie delle proprie opere, ovunque egli sia.
Musiche provenienti da mondi superiori affollano inevitabilmente la ricerca di una letteratura musicale creata in cattività; miracolo del tempo che nei Lager si espanse sin quasi a fermarsi.
Ciò costituì per il musicista una sofferenza e una liberazione delle proprie energie.
Scrivere e fare musica senza l’assillo della quotidianità è forse la più grande ambizione del compositore; per un gioco di lunari paradossi, fu il Lager a offrirgli questa possibilità.
Avrebbe preferito la libertà, la vita; trovò la sofferenza e la morte, ci restituì la Sua musica.
Il tango più bello del mondo – assolutamente senza alcuna retorica – è stato scritto a Birkenau; lo compose un Anonimo polacco, Aleksander Kulisiewicz e Jan Tacina (nella foto) lo stesero in notazione nonché in due versioni differenti per tonalità, metrica e scansione delle battute.
Si può credere o no; quando a battuta 37 il tenore canta su una melodia non umana il nome del famigerato Lager si rimane in apnea, incapaci di riprendere fiato.
Il tango sarà eseguito in prima assoluta il 29 aprile 2020 a Dachau.
La Bellezza è qualcosa che una mano suprema di Giardiniere preleva come seme madre da un luogo per impiantarlo in un altro perché centuplichi il suo frutto.
Quanto mai inattuale, è di Bellezza che ci nutriremo nei secoli a venire.
Francesco Lotoro