Le due opzioni
Sulla vicenda di Dacia Maraini, che per elogiare le sardine se l’è presa, chissà perché, con i testi biblici, anche i cattolici si sono espressi con decisione. Una lettera firmata insieme da Marco Morselli e da don Matteo Ferrari, in rappresentanza delle Amicizie ebraico-cristiane, del Segretariato attività ecumeniche e dei Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli, richiamava alle acquisizioni del dialogo ebraico e al fatto che le affermazioni della scrittrice rinviavano a un antigiudaismo ormai sepolto dalla Chiesa. Nel Corriere di ieri, il vescovo di Vasto e Chieti Bruno Forte interviene a sua volta confutando la contrapposizione tra Gesù e l’ebraismo proposta dalla Maraini: “Lo stesso Gesù… è ‘ebreo per sempre’, tutti i valori di eguaglianza, giustizia e pace, che egli ha annunziato e vissuto, non sono proposti da lui contro l’ebraismo, ma come eredità di esso da custodire e promuovere per il bene dell’intera famiglia umana”.
Delle due l’una: o Dacia Maraini si schiera con i cattolici tradizionalisti che rifiutano le acquisizioni conciliari, o la prossima volta prima di scrivere si informa.
Anna Foa
(30 dicembre 2019)