Come vino a Shabbat
Nel 1932 la violinista ebrea austriaca Alma Rosé, figlia del violinista Arnold Josef Rosé (Konzertmeister dei Wiener Philarmoniker) e di Justine Mahler (sorella minore di Gustav Mahler) fondò l’orchestra femminile Die Wiener Walzermädeln; dopo l’Anschluss fuggì con suo padre a Londra ma successivamente si trasferì nei Paesi Bassi.
A seguito dell’occupazione tedesca, Alma contrasse invano matrimonio fittizio con l’ingegnere olandese non ebreo Constant August van Leeuwen Boomkamp; riparò in Francia ma a fine 1942 fu arrestata dalla Gestapo mentre cercava di fuggire in Svizzera.
Trasferita a Drancy, nel luglio 1943 fu deportata ad Auschwitz II Birkenau; ivi, dopo un periodo di quarantena e malattia, assunse la direzione della Mädchenorchester ossia l’orchestra femminile del Campo costituita nei primi mesi del 1943 su disposizione della SS–Oberaufseherin Maria Mandl e inizialmente diretta dalla didatta e violinista polacca Zofia Czajkowska.
Alma arrivò a disporre di un ampio organico (violini, mandolini, flauti a becco e traversiere, chitarre, percussioni, violoncello, fisarmoniche, contrabbasso nonché cantanti, copiste e collaboratrici) arrivando ad alti livelli qualitativi; inoltre dimostrò innate doti di concertazione e direzione, stese arrangiamenti di numerose partiture e talora si esibì in assoli violinistici durante i concerti.
Tra i compiti della Mädchenorchester rientrava l’accompagnamento musicale con marce e foxtrot dei deportati assegnati al lavoro coatto, esibirsi in concerti per Prominenten, infermi del Häftlingskrankenbau [Ka–Be], comuni deportati; in tale occasione le donne dell’orchestra davano sfoggio di abilità parodistiche eseguendo testi di forte contenuto su celebri melodie.
Non mancavano invero cerimonie organizzate dalle SS nonché estenuanti concerti domenicali per guardie tedesche e familiari delle SS, talora alternandosi con l’orchestra maschile ed entrambe con divieto assoluto di eseguire musica di compositori ebrei, polacchi e sovietici; la violinista polacca Helena Dunicz–Niwińska (membro della Mädchenorchester, sopravvissuta) riporta che non di rado ufficiali SS, dopo le selezioni per la gasazione si recassero presso il Block della Mädchenorchester per ascoltare opere di Grieg, Schumann e Mozart.
A dispetto della ricca attività concertistica della Mädchenorchester (approfondita dalla musicologa tedesca Gabriele Knapp), scarso materiale è pervenuto circa la produzione di Alma; nel 2016 Renata Koszyk pubblicò una pregevole ricostruzione de In mir klingt ein Lied (sullo Studio op.10 n.3 di Fryderyk Chopin), scritto prima della Guerra da Alois Melichar sul quale Alma sostituì un proprio testo a quello originale di Ernst Marischka adattandolo all’organico della Mädchenorchester.
Alma Rosé (nella foto) morì nell’aprile 1944 presumibilmente a causa di un’intossicazione alimentare (secondo altre fonti di tifo), il suo ruolo fu assunto dalla pianista e copista ucraina Sonia Vinogradovna; tuttavia l’orchestra diede segni inequivocabili di sgretolamento, nel novembre del medesimo anno i membri non ebrei dell’orchestra furono trasferiti ad Auschwitz I mentre quelli ebrei a Bergen–Belsen.
È uso dire che l’ottimista vede il bicchiere mezzo pieno mentre il pessimista lo vede mezzo vuoto.
Chi ricerca questa musica vede sempre il bicchiere tutto pieno; persino quando è tutto vuoto.
Perché sa che prima o poi il bicchiere si riempirà e, come vino a Shabbat, traboccherà.
Francesco Lotoro