“Pomezia, le scritte antisemite
un attacco alla scuola e al suo ruolo”

“Calpesta l’ebreo”, con una stella di David e la croce celtica. E davanti ad un altro istituto “Anna Frank brucia”, con accanto una svastica. E una ulteriore scritta: “Parlateci delle foibe”. Nuove scritte e intimidazioni antisemite per le strade d’Italia. Questa volta al centro dell’attenzione c’è Pomezia, dove due diverse scuole – il liceo Pascal e l’Istituto di Largo Brodolini – sono stati il bersaglio dell’odio. Solo l’ultimo di una serie di episodi verificatisi in particolare sulle mura o in prossimità di abitazioni private.
Così Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione: “Vergognoso quello che è successo a Pomezia, al liceo Pascal e all’Istituto di Largo Brodolini. Lo considero un attacco alla scuola e al suo ruolo educativo. Sono già in contatto con i dirigenti scolastici. Razzismo e antisemitismo non entreranno mai a scuola”. Anche la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello ha commentato i fatti di Pomezia: “Scritte vili, segno di una violenza che diventa sempre più palese e arrogante. Evidentemente bisogna accompagnare l’azione culturale con un’azione investigativa e repressiva per isolare e colpire chi alza il livello della provocazione. Non ci lasciamo intimidire, continueremo ad andare nelle scuole a tramandare la Memoria”. Sul proprio profilo Twitter Dureghello ha anche postato la foto di un precedente incontro, nel liceo raggiunto delle minacce, con il Testimone Sami Modiano. Molti i giovani attorno. “Non sono loro a calpestare l’ebreo, saremo noi – scrive Dureghello – a vincere con la forza di questo abbraccio”.
All’Istituto di Largo Brodolini è oggi previsto un intervento di Gabriele Sonnino, residente a Pomezia, scampato al rastrellamento nazista del 16 ottobre ’43.

(12 febbraio 2020)