Emancipazione e lotta all’odio
Il 17 febbraio 1848, il re del Piemonte Carlo Alberto concesse ai valdesi l’Emancipazione, cioè l’uguaglianza dei diritti e dei doveri rispetto ai suoi sudditi cattolici. Un mese dopo, il 25 marzo, la stessa uguaglianza sarebbe stata concessa anche agli ebrei. Non ancora piena, questa emancipazione di ebrei e valdesi rappresentò comunque una pietra miliare nella storia dei rapporti tra minoranze e maggioranza in Italia. Per gli ebrei, sarebbe stata cancellata nel 1938 dalle leggi razziste, per i valdesi non sarebbe più stata cancellata. Quest’anno la Federazione delle chiese Evangeliche ha deciso di dedicare la ricorrenza del 17 febbraio alla lotta contro l’odio e l’antisemitismo: “Perché le parole e le azioni di odio contro gli ebrei sono il primo segnale di una deriva liberticida e di attacco ai principi su cui si basano le nostre democrazie costituzionali, fondate in reazione agli orrori che hanno travolto l’Europa nel secolo scorso”.
Anna Foa, storica