“Prevenzione, prima tutela per la nostra salute”
“La prevenzione è sempre un elemento fondamentale. Lo è a maggior ragione in questa emergenza sanitaria ed è importante in particolare quando parliamo di persone anziane, le più a rischio, agire in modo tempestivo. In diverse realtà ebraiche, nelle residenze per anziani, ci si è mossi per tempo ma continuiamo a monitorare la situazione”, lo sottolinea a Pagine Ebraiche il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giorgio Mortara. Medico e responsabile dei servizi sociali dell’Unione, Mortara spiega come l’impegno nelle comunità verso i propri anziani segua due direttrici. “Da un lato, la tutela attraverso le misure di isolamento delle case di riposo, riducendo così il rischio di contagio. Da Milano a Roma, sono stati presi provvedimenti per garantire la sicurezza degli ospiti delle residenze così come delle equipe medico-sanitarie. Dall’altro lato, la comunicazione: la necessità di spiegare sia ai nostri anziani sia alle loro famiglie cosa sta accadendo e prendersi quindi cura anche dell’aspetto psicologico in questa crisi molto complicata”. Non lasciare nessuno indietro, sottolinea Mortara, è uno degli obiettivi in cima all’agenda. E anche per questo il lavoro degli sportelli sociali territoriali UCEI è molto importante. “Le nostre tre assistenti sociali, Miriam Sofia, Giada Maiolini e Giulia Tura, stanno seguendo, ovviamente a distanza, gli assistiti nelle diverse macro-aree (Nord-Est, Nord-Ovest, e Centro-Sud). È importante perché così le persone non si sentono abbandonate, è un modo per dare sicurezza e tranquillità. Il contatto telefonico costante è un presidio a tutela della nostra utenza”. Proprio per mantenere il contatto, in particolare con le persone lontane dalle comunità, si sta lavorando per fornire supporto tecnico a chi ne ha necessità, spiega Mortara, sia per rimanere in contatto “con le assistenti sociali ma anche con i centri comunitari, per ricevere la derasha della settimana ad esempio, per poter parlare con il rabbino. L’idea che ci sia una comunità vicina ha grande rilevanza”.
Diverse le attività messe in campo dall’UCEI, dalla raccolta fondi a uno sportello telefonico, promosso in collaborazione con AME, MDA, le Comunità e gli Enti già attivi sul territorio, per fornire agli iscritti un supporto psicologico a chi necessita di assistenza.
Al di là dell’emergenza, Mortara evidenzia poi sul futuro la necessità di mantenere alta l’asticella della prevenzione nei confronti degli anziani. “Come ci raccontano le cronache agire tempestivamente è importante. Lo è durante un’emergenza ma anche in una situazione normale. Dobbiamo proseguire nello screening costante delle persone in età avanzata, per garantire loro una qualità della vita alta e per poter intervenire subito in caso ci sia un problema. Questo caratterizza una medicina etica, non solo rivolta all’efficienza”.