Da settembre si torna in classe,
con l’obbligo delle mascherine

Il Comitato tecnico del ministero dell’Istruzione ha preparato le regole per tornare tra i banchi di scuola a settembre: mascherine obbligatorie dalla primaria alle superiori, gli studenti potranno toglierle soltanto per le interrogazioni. I banchi saranno a un metro l’uno dall’altro e gli ingressi in orari scaglionati, dalle 8 alle 10. “Contagi permettendo, la scuola riaprirà a settembre con queste regole”, scrive Repubblica oggi, spiegando che il report degli esperti è pronto e domani arriverà sul tavolo del ministero per poi essere presentato ai sindacati. Tra i problemi più significativi, far rispettare le distanze tra i banchi in aula: “sdoppiare le classi diventa prioritario, ma costi lieviterebbero, servirebbe ben più del miliardo e 400 milioni già inseriti nel decreto Rilancio per la scuola post Covid. Così si sta discutendo dell’alternativa per contenere gli aumenti dell’organico: lezioni di 45 minuti, come già permesso dall’autonomia”.

Il fine settimana dell’Italia. “Prima di questa apertura gli italiani sono stati corretti, si sono dimostrati molto responsabili, ma oggi la difficoltà arriva dalla movida: i ragazzi, dopo tanto tempo a casa, hanno perso i limiti che si erano dati. Mi auguro che il senso di responsabilità riemerga”, così il ministro degli Interni Luciana Lamorgese dopo le immagini di questo weekend di riapertura con piazze e locali pieni. A preoccupare, scrive il Corriere, è soprattutto la movida, con i sindaci che annunciano nuove strette per evitare assembramenti.

Netanyahu in tribunale. Il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si presenterà oggi in tribunale a Gerusalemme per l’apertura del processo a suo carico. Corruzione, frode e abuso d’ufficio le accuse nei suoi confronti. “Il dibattimento – spiega il Corriere – andrà avanti per anni, i documenti da analizzare sono migliaia, i testimoni da chiamare centinaia”. “È la prima volta nella Storia di Israele che un primo ministro in carica finisce davanti ai giudici – aggiunge il quotidiano – Ehud Olmert, condannato per corruzione, era stato costretto a dimettersi dopo l’incriminazione. Da capo dell’opposizione Netanyahu aveva allora proclamato che un premier ‘immerso fino al collo nei problemi legali’ non potesse guidare la nazione”.

L’Italia e le amministrative. Mentre continua il confronto – in alcuni casi lo scontro – tra governo e regioni in merito alla gestione della fase due, è da decidere la data delle amministrative. “I presidenti di Regione insistono per le urne a luglio: ma il governo pensa al 20 settembre”, scrive il Fatto Quotidiano evidenziando come nella maggioranza ci siano voci che “vorrebbero spostare tutto almeno al 27 settembre, che però coincide con la festa ebraica dello Yom Kippur”.

Il Vaticano e i totalitarismi. Dal 21 maggio nelle librerie e presentato in anteprima su Pagine Ebraiche di maggio dalla storica Anna Foa, il nuovo volume dello storico delle idee David Bidussa La misura del potere. Pio XII e i totalitarismi tra il 1932 e il 1948 (Solferino) continua a far parlare di sé. Sul Corriere della Sera, ampia recensione a firma di Marcello Flores: “l’analisi di Bidussa si dipana soprattutto attorno ai regimi fascisti, sia quelli che aderiscono ai principi dottrinali della Chiesa sia quelli che se ne distanziano, offrendo un contributo serio e interessante su tutto il periodo fra le due guerre. – scrive Flores – A emergere di continuo sono la ‘freddezza’ quando non la ‘condanna’ nei confronti della democrazia, ma anche il perdurare di un giudizio sul rapporto tra ebraismo e comunismo che Pacelli, nunzio a Monaco, riassume nel ritratto che fa di Kurt Eisner nel novembre del 1918: ‘Ateo, socialista, radicale… e per di più ebreo galiziano, Kurt Eisner è la bandiera, il programma, la vita della rivoluzione’”.

Segnalibro. “Dal sogno, all’inizio del Novecento, alla dissoluzione, mezzo secolo dopo”, è la storia dei Kibbutzim raccontata nell’ultimo libro dello scrittore israeliano Assaf Inbari, Verso casa, edito da Giuntina e presentato oggi sul Domenicale del Sole 24 Ore da David Bidussa. Un altro secolo di storia, di un’azienda italiana, è al centro del libro Il merito dei padri, scritto da Tito Menzani, Emilio e Guido Ottolenghi e dedicato alla Pir, la Petrolifera Italo Rumena. Una storia di successo, come racconta oggi al Resto del Carlino Guido Ottolenghi, ad dell’azienda, ma segnata dalle tragedie del Novecento. “Ci furono momenti drammatici, – racconta Ottolenghi – nel 1943 le truppe delle SS circondarono la nostra villa di Marina di Ravenna, cercavano armi destinate alla Resistenza, che mio nonno Guido sosteneva. I tedeschi perquisirono la casa per quattro ore. II bello è che le armi c’erano, ma non le trovarono… si fermarono davanti alla porta della dispensa. Poi se ne andarono. Subito dopo mio nonno portò la famiglia a Ravenna e poi si rifugiò a Cotignola”. Su Repubblica, intervista a Francesco Filippi, che nel suo ultimo saggio si chiede: Ma perché siamo ancora fascisti? (Bollati Boringhieri).

Musei e riaperture. Una domenica in cui è possibile ritornare al museo, racconta Repubblica Roma, segnalando tra le diverse istituzioni aperte il Museo ebraico della capitale, visitabile con il “limite di massimo 50 presenze in contemporanea per un tour tra gli argenti e i tessuti che raccontano oltre duemila anni di cultura ebraica in città”.

Daniel Reichel