Emergenza e visione del futuro,
l’Italia ebraica a confronto

Presidenti e segretari delle comunità ebraiche italiane, nonché responsabili della sicurezza e dei servizi principali messi in campo durante il lungo confinamento da cui si inizia appena ora a intravedere la fine, si sono trovati ieri – virtualmente, su Zoom – per un lungo incontro molto partecipato. Due ore intense, aperte dagli interventi della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e del Segretario Generale Uriel Perugia, cui ha fatto seguito l’Assessore alle Finanze Davide Romanin Jacur. Dopo settimane in cui tutte le energie e le risorse sia umane che materiali disponibili sono state messe a frutto in un turbinio di attività, sia per interventi urgenti e gestione dell’emergenza che per cercare in tutti i modi di tenere vivo il filo con gli ebrei italiani, sparsi per tutta la penisola, è stato ieri il momento di confrontarsi e fare il punto. Difficoltà, sacrifici, complessità affrontate e superate insieme, facendo fronte alle mille necessità che l’emergenza Coronavirus ha posto, adattandosi a modificare abitudini, ritmi e anche priorità. Con la sfida, anche per i dipendenti UCEI, di portare avanti il proprio lavoro ma anche reinventarsi e acquisire nuove competenze.
Dall’assistenza alle singole comunità a partire da Purim e poi per Pesach alle raccolte fondi – con Jewish Agency, AJC, EJC, JDC e Jewish Foundation of San Diego, oltre ad AME e la raccolta Lev el Lev – alla programmazione fatta di lezioni, attività manuali per i più piccoli e incontri sugli argomenti più vari disponibile sia sulla pagina Facebook UCEI che su Vimeo che ora anche con i podcast su Spotify, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha dimostrato di avere non solo la capacità di esserci, al fianco delle Comunità che rappresenta, ma anche la forza per creare e proporre contenuti, che sono stati presentati dal responsabile dell’area Formazione e Cultura, rav Roberto Della Rocca. Si sono aggiunte anche l’attivazione del centralino nazionale per il supporto psicologico e medico e un corso per “inesperti digitali”, attività che hanno raccolto il favore e l’apprezzamento dei numerosissimi partecipanti a un incontro concluso con una discussione comune sulle necessità e sui prossimi obiettivi. Da raggiungere insieme.

(25 maggio 2020)