La parola razza
Si discute nuovamente se abolire o meno il termine “razza”, presente anche nella nostra Costituzione. Che le razze non esistano è noto, e la scienza più recente lo ha dimostrato a sufficienza. E confesso che anche io sono stata favorevole all’abolizione di questa infame parola, che tanti lutti ha provocato e tanti ne continua a provocare. Ma sto cambiando idea. E perché? Perché mi sembra che ci sia troppa gente che insieme alla parola “razza” vorrebbe abolire anche quella “razzismo”, e negarne semplicemente l’esistenza. Il razzismo non esiste, si dice. Nessuno di noi è razzista, dicono illustri politici che pure hanno in passato esaltato la “razza bianca”. Se le cose stanno così, allora teniamocela, questa parola. Se non altro per ricordare a tutti quanto orrore ha provocato e provoca a tutt’oggi. Ricordare quando Mussolini scriveva e diceva che “era ora di dichiararsi apertamente razzisti”. Di quando negli USA il Ku Klux Klan impiccava i neri e cacciava gli ebrei. Viva la parola razza, allora, se ci ricorda l’esistenza del razzismo, se ci aiuta a riconoscerlo e combatterlo.
Anna Foa, storica