Oltremare – Cinghiali a Haifa
In quanto lettrice accanita di Asterix, l’esistenza dei cinghiali per me è sempre stata una cosa che aveva a che vedere con gli albi di Goscinny e Uderzo e i loro personaggi bidimensionali che si esprimono con parole scritte in inchiostro nero dentro a fumetti bianchi, e soprattutto con l’immancabile banchetto che prende tutta l’ultima pagina dell’albo, nella quale i cinghiali di cui sopra sono il piatto principale, arrostiti e serviti a zampette all’aria ai Galli festanti dopo una ennesima vittoria contro l’invasore romano. Nella vita reale non mi era mai capitato di vedere un cinghiale, forse perché le montagne che ho frequentato ne sono sprovviste, o perché sono animali di norma non tanto desiderosi di dividere lo spazio con noi umani. Anche se non hanno incontrato un Obelix, sanno perfettamente come rischiano di finire se tentano una frequentazione eccessiva con la razza umana, specie se non si tratta di ebrei o musulmani. Quindi quando me ne sono trovata uno davanti, anzi a essere precisi accanto, di sera tardi, in centro a Haifa qualche giorno fa, ci ho messo un paio di secondi a mettere a fuoco la cosa. Se ne stava lì tranquillo, a brucare l’erba alla base di un albero, nel parcheggio davanti ad una casa, diviso dalla strada principale da un cancello che ad un certo punto terminava, e quindi era tecnicamente libero di venirci incontro, ne avesse avuto voglia. Per fortuna, non lo interessavamo affatto: molto più utile brucare che occuparsi di umani che costeggiano il parcheggio. Non ha neanche alzato il muso, ma noi abbiamo fatto in tempo a renderci conto delle sue dimensioni. Perché un’altra cosa che i lettori di Asterix possono credere, è che i cinghiali siano degli animali piccoli e scattanti, mentre quello che si faceva i fatti suoi in centro a Haifa era grande come un mulo. Pare che gli abitanti di Haifa siano abituati, e che le scene bucoliche viste durante il lockdown, con famiglie intere di cinghiali che attraversano strade e invadono giardini, non siano affatto specifiche del periodo. Certo, con quella mole, per fortuna è difficile non vederli, e si fa credo in tempo almeno a cambiare marciapiede quando necessario. Ma sono passati giorni e ancora mi chiedo: ma poi, il megacinghiale che abbiamo visto in centro, dove sarà andato a dormire?
Daniela Fubini