L’Europa e il diritto d’asilo

Dopo il tragico incendio nel campo profughi di Moria, si torna a discutere sul ruolo dell’Europa nella tutela dei diritti dei migranti e di diritto di asilo. “Adesso che ciò che doveva accadere sì è verificato, l’Europa non può più limitarsi a abusate parole di circostanza che sono in realtà silenzio. Serve subito un piano di emergenza che coinvolga i ventisette Paesi dell’Unione per dare rifugio a quelle migliaia di bambini, donne e uomini abbandonati su sentieri senza meta, a reclamare un tetto e un po’ di cibo come gli ultimi della Terra”, la denuncia dell’intellettuale francese Bernard-Henri Lévy su Repubblica. Quanto successo in Grecia rende ancor più necessaria la riforma della Convenzione di Dublino, afferma a La Stampa la Commissaria agli Affari Interni Ue Ylva Johansson. “La redistribuzione dei profughi non può avvenire nei Paesi europei solo su base volontaria”, spiega la Johansson, aggiungendo che “è fondamentale velocizzare le procedure per l’asilo e l’efficacia dei rimpatri”.

11 settembre 2001. Il mondo ricorda oggi l’attentato con cui i terroristi di Al Qaeda colpirono il cuore degli Stati Uniti. Il Presidente Usa Donald Trump e il candidato democratico Joe Biden saranno entrambi in Pennsylvania, per le celebrazioni in ricordo del aereo caduto prima di raggiungere l’obiettivo dei terroristi grazie all’eroismo dei passeggeri. “Sui cieli della Pennsylvania, i quaranta passeggeri del volo 93, in viaggio da Newark a San Francisco, passano all’azione: “Let’s Roll”, diamoci dentro, li si sente gridare nella registrazioni poi recuperate dalla scatola nera. – il racconto di Repubblica – Sfondano la porta della cabina di pilotaggio con i carrelli delle bevande. Attaccano i quattro dirottatori diretti su Washington. Alle 10.03 il loro Boeing si schianta nei pressi di una miniera di carbone nel sobborgo di Shanksville, scavando un cratere di 35 metri”.

L’ultimo saluto ad Amos Luzzatto. “Un uomo in grado di accompagnare e di guidare, e di insegnare ad essere ebrei e cittadini dell’Italia ricostruita e dell’Europa”, così la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, dando l’ultimo saluto ad Amos Luzzatto. Parole ricordate oggi dal Corriere del Veneto che riporta le orazioni funebri risuonate per Luzzatto nel campo del Ghetto, a Venezia. “La sua figura è, al medesimo tempo, specchio e sistema a cerchi concentrici dell’ebraismo così come dell’intellettualità italiana. – il ricordo sul Manifesto di Claudio Vercelli – Specchio poiché riflette tutti i passaggi più importanti della storia antifascista e poi repubblicana del nostro Paese. Sistema a cerchi concentrici in quanto, nella sua esistenza, si sono intrecciati i temi delle diverse identità”.

I 90 anni di Liliana Segre. Tanti gli auguri pervenuti ieri alla senatrice a vita e Testimone della Shoah Liliana Segre per i suoi 90 anni. Il Capo dello Stato Mattarella, come riporta il Messaggero, le ha telefonato e ha ringraziato la senatrice per “la sua alta e preziosa testimonianza contro l’odio e la violenza, in difesa dei diritti di tutti e nel rifiuto di ogni discriminazioni”. Il Fatto Quotidiano invece pubblica alcune lettere di augurio raccolte in un libro regalato alla Segre, tra cui quelle di Gad e Umberta Lerner, Fabio Fazio e Gherardo Colombo.

Porta Pia, storia dimenticata. Si intitola La breccia di Porta Pia (Mulino) il libro dello storico francese dedicato alla storica ingresso dei bersaglieri, il 20 settembre 1870, che pose fine al potere temporale del pontefice e portò a compimento il processo nazionale unitario italiano. Una data fondamentale per l’Italia ma dimenticata, ricorda Heyriès oggi in un’intervista a Repubblica.

Educazione e fascismo. È polemica per le parole del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sull’educazione fisica. “L’attività sportiva è stata trascurata completamente nel Secondo Dopoguerra. Ai tempi del fascismo c’era grande attenzione alla cura del corpo, lo sport era importante nelle scuole. Caduta la dittatura, per reazione l’attività sportiva è stata cancellata dagli istituti scolastici”, ha detto il governatore, che poi è tornato sui suoi passi. “Non voleva certo essere un elogio al fascismo, chi è albese come me ha l’antifascismo nel Dna” (Corriere Torino). Intanto a Ferrara un “like” a un post in cui s’invocava “Hitler e i forni” travolge il poliziotto e consigliere comunale leghista di Ferrara Luca Caprini, ora indagato (Corriere Bologna).

A chi vanno i fondi Ue. I responsabili dell’organizzazione Islamic Relief si sono dimessi in massa dopo i post antisemiti dei dirigenti svelati dal Times, riporta oggi La Verità, ricordando come all’ente siano arrivati anche fondi europei.

Al Cinema. È lecita la violenza quando si tratta di combattere i neonazisti? È la domanda al cuore del film “Und Morgen die Ganze Welt (E domani un altro mondo)” di Julia von Heinz in concorso al Festival di Venezia. “Si tratta di un’opera molto personale. Sono stata io stessa una militante Antifa da ragazza, meditavo di farne un lungometraggio da tempo”, racconta al Corriere la regista, spiegando la genesi del film dedicato appunto a una giovane che milita nel movimento Antifa e che si interroga sulla liceità della violenza per combattere l’estrema destra. Sul grande schermo arriva anche The Vigil, una horror story ambientata nella comunità chassidica di Brooklyn. Il film, scrive il Corriere 7,  ha la “volontà di portare alla luce, con un prodotto di genere, la ricca tradizione letteraria yiddish di creature demoniache e raccontare riti nobili come quello dello shomer, il membro della comunità chiamato a vegliare il corpo e a proteggere l’anima del defunto che non ha parenti o amici prima della sepoltura”.

Metoo. Il Corriere 7 intervista Celeste Marcus che ha fatto chiarezza su un caso di accuse di molestie contro il giornalista Leon Wiesen Wieseltier, con cui ora lancerà la rivista Liberties. Nell’intervista si parla dell’educazione ebraica di Marcus, tra scuole religiose negli Stati Uniti e in Israele.

Daniel Reichel