Italia al voto

Urne aperte anche oggi in Italia, dalle 7 alle 15, per il referendum sul taglio dei parlamentari, le suppletive per il Senato, le regionali e le amministrative. I quotidiani spiegano che le schede saranno scrutinate in quest’ordine: suppletive, referendum e regionali. Mentre martedì mattina prenderà il via lo scrutinio dei voti per le elezioni comunali. “Le urne decideranno per un verso le sorti del governo, per l’altro influenzeranno le strategie future delle forze di maggioranza e opposizione”, spiega Francesco Verderami sul Corriere della Sera, che segnala un’affluenza al 40% alle 23 di ieri sera. “È chiaro che una netta affermazione del centrodestra alle Regionali – scrive Verderami – scardinerebbe l’alleanza giallorossa e la linea Maginot costruita a difesa dell’esecutivo, aprendo la strada verso l’ignoto: l’impossibilità di andare subito alle elezioni e la difficoltà di trovare in tempi rapidi un nuovo punto di equilibrio in Parlamento, metterebbero a dura prova l’intero sistema dei partiti e insieme le istituzioni”.

150 anni dalla Breccia di Porta Pia. Ieri cadeva il centocinquantesimo anniversario della Presa di Roma: con l’ingresso dei bersaglieri dalla breccia di Porta Pia, Roma diventava infatti italiana. A raccontare il significato di quell’evento per il mondo ebraico italiano, che intanto celebrava Rosh HaShanah, il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni su Repubblica. “Tra i pochi a conservare una memoria positiva di quell’avvenimento sono proprio gli ebrei, e specialmente gli ebrei romani, per i quali l’ingresso del regio esercito a Roma significò la fine della soggezione di secoli al dominio papale, che li teneva ancora chiusi nel ghetto con tutta una serie di limitazioni e umiliazioni”. Il rav ricorda inoltre come il compito di aprire a cannonate la famosa breccia fu affidato a un ebreo piemontese, Giacomo Segre, che non temeva la minaccia di scomunica. “La storia di questo ufficiale e della sua famiglia è emblematica di quello che capitò agli ebrei italiani prima e dopo Porta Pia”, spiega Di Segni, ricordando come dopo l’emancipazione arrivò il fascismo e il tradimento dell’Italia nei confronti dei suoi concittadini ebrei, con la privazione dei diritti e la persecuzione.

Il Segretario di Stato Usa in Italia. Il 29 e 30 settembre Mike Pompeo, capo della diplomazia Usa, parteciperà a un incontro organizzato in Vaticano sulla “libertà di religione” e vedrà a Roma il capo del governo Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Tre i motivi politici del suo arrivo: ribadire al Vaticano di fare un passo indietro rispetto al suo accordo con la Cina, la realizzazione di infrastrutture 5G, la presenza militare Usa in Italia dopo il ritiro dalla Germania. Sui quotidiani italiani si pone in particolare l’accento sul primo punto, con l’affondo dello stesso Pompeo nei confronti della Santa Sede: “L’accordo con la Cina è pericoloso” e “in gioco c’è l’autorità morale della Chiesa”. L’intesa, riportano Corriere e Repubblica, è stata siglata nel 2018 e scade domani. lI testo è segreto e riguarda “II piano ecclesiale e religioso”: da una parte Pechino riconosce il papa come capo della Chiesa cattolica, con relativo potere di nominare i vescovi; dall’altra, la Cina mantiene una facoltà di controllo sui nomi”. 

Israele, divisa nel lockdown. A partire da venerdì scorso Israele è tornata a chiudersi a causa del coronavirus, con un nuovo lockdown che dovrebbe durare tre settimane, fino a che il numero dei contagi non tornerà almeno ai livelli di guardia. A commentare la nuova chiusura, lo scrittore israeliano Etgar Keret che sul Corriere scrive: “Durante il primo lockdown pensavo che la lotta contro la malattia potesse unirci, invece è diventata un’arma per combatterci a vicenda”. “Il coronavirus – scrive Keret – resta una minaccia, ma è ormai il convenuto che non sappiamo come affrontare, il nostro prossimo invece resta l’essere detestabile che condivide con noi lo spazio pubblico, un nemico vulnerabile che si può attaccare. Così il figlio del primo ministro può augurare a chi manifesta contro suo padre di contrarre il Covid e morire, i laici possono accusare in modo selvaggiamente razzista gli ultraortodossi di diffondere l’epidemia, e nel frattempo gli ultraortodossi possono sostenere che il Coronavirus non è altro che una menzogna, una cospirazione antisemita il cui unico fine è impedire la preghiera comunitaria agli ebrei credenti. Senza che ce ne accorgessimo, nel giro di pochi mesi il Covid è diventato da protagonista del teatro della nostra vita a comparsa irrilevante, che forse ci può uccidere ma non è in grado di distrarci neppure un momento dalle vecchie ostilità che dilaniano la nostra società”.

Rossana Rossanda (1924-2020). Sui quotidiani di oggi molte pagine dedicate a ricordare la giornalista, partigiana e fondatrice del Manifesto Rossana Rossanda, scomparsa ieri all’età di 96 anni. “La ragazza eretica”, scrive il Corriere, ricordando il suo essere controcorrente. “Spirito libero della sinistra”, la definizione della Stampa mentre Gad Lerner (Fatto Quotidiano) e Luigi Manconi (Repubblica) dedicano un ricordo personale a Rossanda.

Problemi di Memoria. Il 63 per cento dei giovani americani tra i 18 e i 39 anni non sanno che cos’è la Shoah. Lo rivela il sondaggio commissionato dalla Claims Conference, richiamato oggi dal Foglio, segnalando la preoccupazione per un dato che dimostra l’ignoranza rispetto alla tragedia dello scorso secolo tra le nuove generazioni. Il quotidiano ricorda altre statistiche preoccupanti: “2 su 5 gli italiani secondo cui la Shoah non è mai avvenuta, un numero cresciuto di sette volte negli ultimi quindici anni. Lo rivela il Rapporto Italia 2020 dell’Eurispes”.

Nuova violenza di branco. “Calci e pugni a una coppia gay per essersi data un bacio”. È quanto accaduto a Padova, come racconta il Corriere, riportando dell’attacco omofobo compiuto da un gruppo di ragazzi. “Ne abbiamo visti fin troppi di episodi di questo genere e penso anche al giovane Willy, ucciso dalla mascolinità tossica e da comportamenti menefreghisti di fronte alla diversità. A me e al mio compagno non era mai successo di viverne in presa diretta e ora posso dire che è stato spaventoso”, la testimonianza di una delle vittime.

Segnalibro. Esce il 23 settembre M. L’uomo della Provvidenza (Bompiani), seconda puntata del lavoro di Antonio Scurati dedicato all’ascesa di Benito Mussolini e del fascismo. “Scurati racconta gli anni, dal 1925 al 1932, – scrive Pierluigi Battista sul Corriere parlando del nuovo capitolo della trilogia – in cui il fascismo conquistò in modo integrale e appunto totalitario l’Italia e gli italiani, e il suo racconto, ciò che lo distingue e lo allontana dalla pur necessaria freddezza analitica di un saggio storiografico, attraversa le psicologie, gli stati d’animo, gli opportunismi, gli entusiasmi con cui l’Italia, in ogni suo comparto, si consegnò al suo nuovo Demiurgo”. Sul Fatto Quotidiano Furio Colombo presenta A’ tempi der corona di Piero Nissim, un volume di 42 sonetti “scritto in un dolce e fluido vernacolo pisano. È civiltà italiana bene impastata di Storia e di storie, di affetti e sentimenti, dove nazione vuol dire legame più forte con gli altri nel momento difficile”.

Daniel Reichel