Da Mank a Unorthodox,
l’identità ebraica
protagonista ai Golden Globe
Parleranno ebraico in molti modi i Golden Globe 2021, i riconoscimenti conferiti ogni anno dalla Hollywood Foreign Press Association.
Tra le produzioni che hanno ottenuto il maggior numero di nomination spiccano film e serie tv di cui molto spesso ci siamo occupati in queste pagine. Da Mank di David Fincher, che ripercorre la genesi del celeberrimo Quarto potere e l’aspro scontro che vide contrapposti Henry J. Mankiewicz e Orson Welles, a Il processo ai Chicago 7, scritto e diretto da Aaron Sorkin, con in evidenza Sacha Baron Cohen nei panni del leader di quel gruppo simbolo di anticonformismo e contestazione: Abbot “Abbie” Hoffman. Entrambi sono accreditati di un possibile successo nella categoria “miglior film drammatico”. Fincher e Sorkin sono inoltre nella cinquina che si disputerà il titolo di “miglior regista”.
In grande spolvero anche Unorthodox, la serie tv incentrata sul mondo dei Haredim e cui abbiamo dedicato vari approfondimenti e un dossier volto a far emergere luci ma anche ombre di una fiction oggi riconosciuta tra le cinque migliori proposte nella categoria “miniserie, serie antologiche o film tv”. Una nomination come “migliore attrice” è andata invece a Shira Haas, l’attrice israeliana che nella serie è la giovane e combattuta Esty. Il volto senz’altro più amato dai fan di Unorthodox.
Protagonista su più fronti il già citato Baron Cohen, tra i favoriti anche come “miglior attore in un film comico” con il secondo corrosivo Borat uscito, con tempistica ben studiata, a pochi giorni dalle elezioni Usa.
Un po’ di delusione invece per la mancata candidatura come possibile “miglior attrice” per Sofia Loren, tornata da poco sugli schermi con La vita davanti a sé (ispirato all’omonimo romanzo di Romain Gary). La pellicola, diretta dal figlio Edoardo Ponti, è comunque tra i cinque “miglior film stranieri”.
Un altro splendido ottantenne ci è invece riuscito: Al Pacino, tra i cinque “miglior attori in una serie drammatica” grazie alla prova offerta in Hunters, dove coordina un gruppo di cacciatori di nazisti nella New York anni Settanta.
(Nelle immagini, dall’alto in basso, alcune scene di “Mank”, “Unorthodox” e “Il processo ai Chicago 7”)
(4 febbraio 2021)