“Serve un lockdown duro”
Nella lotta al virus, è sempre più allarme per l’impatto delle varianti. In particolare quella inglese. Uno dei temi sul quale si sta concentrando l’azione del nuovo governo.
Tra i più pessimisti sull’evoluzione dei contagi il microbiologo Andrea Crisanti: “Siamo nei guai”, afferma in una intervista con La Stampa. La soluzione proposta è “un lockdown duro subito per evitare che la variante inglese diventi prevalente” e per impedire “che abbia effetti devastanti come in Inghilterra, Portogallo e Israele”.
Marek Halter, in varie interviste, racconta l’aggressione subita nella propria abitazione. “Un avvertimento? Una minaccia? Non lo so. Ma sono certo che entro un paio di giorni qualcuno rivendicherà online l’aggressione di cui sono stato vittima”, dice a Repubblica. “Di solito – prosegue l’intellettuale francese – mi urlano contro alcuni insulti antisemiti o razzisti ma l’altra sera niente, come se volessero solo avvertirmi. Ma potrebbe anche essere un gesto contro l’uscita del mio prossimo libro”.
Repubblica, nelle pagine di Affari e Finanza, racconta gli investimenti di Israele nel sistema delle Start-Up. Anche nell’anno della pandemia, dieci i miliardi di dollari “raccolti da società hi tech private”. Di Start-Up parla anche Il Fatto Quotidiano, segnalando come una bistecca di manzo prodotta con cellule di carne coltivate in laboratorio dall’israeliana Aleph Farms sia pronta “per arrivare sulle tavole”.
Il Foglio, nelle pagine dedicate alla stampa internazionale, traduce un articolo dello Spectator su quella parte di mondo progressista che, viene sottolineato, “non è meno antisemita dei fascisti”.
Sul Fatto Quotidiano Furio Colombo presenta Profumo di fascismo e sali del Mar Morto, l’ultimo libro dell’artista Vittorio Pavoncello.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(15 febbraio 2021)