Vaccini bene comune
Mondo della politica e giornali discutono della possibilità di sospendere temporaneamente i brevetti per i vaccini contro il coronavirus, in modo da consentirne la produzione anche ad altre aziende oltre a quelle che li hanno sviluppati e detengono quindi la proprietà intellettuale (Il Post). A generare il dibattito, l’annuncio della presidenza Biden di essere favorevole a questa opzione. L’Europa però si divide, se il Premier Draghi, che ha definito “i vaccini bene comune”, segue la linea Biden, la cancelliera Merkel ha invece espresso il suo scetticismo. “La protezione della proprietà intellettuale è una fonte di innovazione e deve rimanere tale anche in futuro”, la posizione del governo tedesco. Sul Corriere si sottolinea come togliere la protezione dei brevetti non porterà a un immediato aumento della produzioni di vaccini: ci vorranno mesi, spiega Massimo Gaggi, rilevando il rischio che la temporanea liberalizzazione si trasformi in “un disincentivo per le industrie farmaceutiche a sviluppare vaccini in futuro”. Dall’altra parte, lo stesso Gaggi, aggiunge che la posizione di Biden – e Draghi – appare “giusta e probabilmente inevitabile sulla base di altre e ben più importanti considerazioni di tipo umanitario, ma anche giuridico ed economico. La misura straordinaria decisa da Biden non si spiega solo con la gravità di tragedie come quella dell’India: tutto lo sviluppo di questi vaccini è stato straordinario, con vasti interventi finanziari pubblici”.
Vaccini e varianti. I vaccini a base di RNA funzionano contro le tre varianti più diffuse e temute in Europa. Sia Pfizer/BioNTech che Moderna, infatti, hanno diffuso nuove prove che i loro vaccini sono efficaci contro le varianti inglese, brasiliana e sudafricana, riporta La Stampa. In merito a Pfizer, evidenzia il quotidiano torinese, le prove vengono da una studio condotto in Israele e pubblicato sulla rivista The Lancet, “che si basa su più di 230 mila infezioni registrate in Israele dal 24 gennaio ad aprile, quando quasi il 95 per cento dei casi riguardava la variante inglese. Ebbene, il vaccino si è dimostrato efficace per oltre il 95 per cento nella protezione contro l’infezione da coronavirus, l’ospedalizzazione e la morte”.
Libia, spari contro peschereccio italiano. La guardia costiera libica ha sparato a due pescherecci italiani, ferendo il comandante di uno dei due. E in queste ore la politica italiana chiede un intervento duro nei confronti di Tripoli. Il Corriere spiega: “Se fosse vero che i guardacoste libici hanno utilizzato la barca da pattugliamento veloce Obari – donata dall’Italia cinque anni fa e tutt’ora assistita dalle unità officina della Marina Militare italiana, nel contesto del programma comune contro l’immigrazione clandestina – per cercare di sequestrare e persino sparare contro i pescherecci, allora è evidente che le relazioni italo-libiche subirebbero un colpo grave”.
L’Ue e i finanziamenti da fermare. Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato gli ambasciatori dei principali Paesi europei, dopo che una inchiesta dei servizi di sicurezza dello Shin Bet ha rivelato che fondi umanitari europei sono stati trasferiti al Fronte popolare di liberazione della Palestina (Pflp), organizzazione riconosciuta in Europa come gruppo terroristico. Israele, come segnalano le agenzie (riprese da Libero oggi) chiede che questi trasferimenti vengano congelati immediatamente.
Ambasciatori. “Dal fascio-rock a Singapore. Vattani jr sarà ambasciatore” così il Fatto Quotidiano racconta della promozione di Mario Vattani ad ambasciatore a Singapore. Vattani era diventato noto alle cronache dopo un’inchiesta del 2011 dell’Unità che raccontava come avesse partecipato con il suo complesso ‘Sottofasciasemplice’ a una manifestazione-concerto organizzata a Roma da Casa Pound. Nell’occasione, scrive oggi il Fatto “Canta versi contro i pacifisti e i disobbedienti e risponde con il saluto romano a un pubblico di ‘camerati’ che si sta rivolgendo a lui nello stesso modo”. L’emersione della vicenda aveva prodotto una sospensione di quattro mesi di Vattani, poi annullata dal Tar. E ora, a distanza di anni, è arrivata anche la promozione. Nell’articolo, il Fatto riporta anche la nomina di Sergio Barbanti, oggi a Vienna, come prossimo ambasciatore italiano in Israele.
Gavron e un anno di pandemia. Tra vita privata e politica nazionale, lo scrittore israeliano Assaf Gavron racconta sul Corriere 7 come ha passato questo anno di pandemia. Nell’articolo, Gavron parla del rapporto con la sua compagna, così come del Primo ministro Netanyahu e la sua gestione della crisi, e dello stallo politico in cui si trova il paese dopo le ultime elezioni.
A Noemi Di Segni il Premio Exodus. La Città della Spezia ha conferito il Premio Exodus 2020 alla Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. “Un importante segnale di riconoscimento alla sua persona, alla sua storia e al suo lavoro svolto negli ultimi anni all’UCEI”, ha dichiarato il sindaco Pierluigi Peracchini”. Menzione speciale al regista Daniele Tommaso, recentemente scomparso, per il suo documentario “Terra Promessa” (Giornale).
Roma, incontri al Tempio Maggiore. In una breve il Messaggero Roma segnala la visita del Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi al Tempio Maggiore di Roma per un incontro con i vertici comunitari. Ad accoglierlo, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e la presidente della Comunità Ruth Dureghello.
Pregiudizi in tv. Sul Fatto Daniele Luttazzi prosegue la sua decostruzione dell’offensivo sketch del duo comico Pio e Michele e richiama le parole della coordinatrice per la lotta all’antisemitismo Milena Santerini sul passaggio sugli ebrei: “Additano gli ebrei come fossero tutti uguali, un’intera categoria di avari: il primo passo per spogliare le persone della loro individualità ed esporle al pregiudizio. Soprattutto, ricalcano i vecchi schemi delle offese antisemite, dimenticando o ignorando che proprio attraverso questi insulti si riesce a colpire le persone in quanto tali”.
Daniel Reichel