La raccolta fondi con il sostegno UCEI
“Sarah Halimi, una vita
per i valori e l’educazione”

Tutta la vita di Sarah Halimi – prima che nell’aprile del 2017 fosse brutalmente spezzata dal suo vicino di casa islamico, il maliano Kobili Traoré – è stata dedicata all’educazione. Ad indicare ai giovani una via maestra nel segno dell’identità, dello studio, della consapevolezza. Da qui la scelta del figlio Yonathan di intitolarle un nuovo progetto, proprio in questo ambito. Una campagna che, se raggiungerà gli scopi prefissi, porterà alla realizzazione di un centro comunitario a suo nome, nella zona di Haifa, per aiutare l’integrazione degli ebrei francesi in Israele.
“In questi anni mi son chiesto più volte quale fosse il modo migliore per onorare la memoria di mia madre. Adesso ho la risposta. Un luogo in cui incontrarsi, confrontarsi, crescere anche ebraicamente”, ha raccontato di recente a Pagine Ebraiche.
La campagna Ohel Sarah (Tenda di Sarah) si concentrerà in particolare nei giorni 6, 7 e 8 giugno: con l’occasione sarà possibile effettuare donazioni per favorire la costruzione stessa del centro, l’acquisto di un Sefer Torah, lo sviluppo di attività socio-educative.
L’iniziativa conta sul pieno supporto dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. La Presidente UCEI Noemi Di Segni, più volte confrontatasi con il figlio, ha rappresentato alla famiglia Halimi il sostegno e la vicinanza degli ebrei italiani. Sia nella specifica campagna al via domenica, sia nello sforzo di illuminare le coscienze sull’abominio giuridico compiuto in Francia, con la Corte di cassazione che in aprile ha sentenziato la non punibilità dell’assassino perché ritenuto incapace di intendere e volere al momento dell’omicidio. A tal fine, tra le ipotesi in campo, quella di organizzare un convegno con il coinvolgimento di autorevoli giuristi italiani e francesi.
Da quella sentenza in poi migliaia di persone hanno gridato la propria indignazione in Francia, in Europa, nel mondo. Un segnale importante, a tutti i livelli. “Ogni iniziativa, ogni parola di vicinanza, è per noi un conforto. Ci aiuta ad andare avanti. Grazie anche a Pagine Ebraiche – sottolinea Yonathan – per l’aiuto che ci ha dato a far arrivare la nostra voce, la voce della famiglia Halimi, anche in Italia”.

Clicca qui per sostenere la raccolta fondi

Clicca qui per leggere la brochure relativa al progetto