“Serie A, Dor Peretz è pronto”
Un ragazzo sveglio. Un generoso che si sacrifica sempre, ma con qualità.
Tal Banin, il primo calciatore israeliano a militare in Serie A, ha un’ottima considerazione del suo emulo Dor Peretz. Dal primo luglio, per il capitano della nazionale, 26 anni compiuti a maggio, una sfida ambiziosa: il neopromosso Venezia, che ne ha appena ufficializzato l’ingaggio e punta a farne uno dei cardini del proprio undici titolare.
In carriera Peretz, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv, ha vinto tre campionati israeliani, due Coppe di Lega e due Supercoppe. Mentalità da vincente, anche se a livelli naturalmente meno significativi del nostro campionato. L’esordio nella nazionale maggiore, del cui centrocampo è un perno e con la quale ha totalizzato ad oggi 20 presenze e due goal, risale al 2015. Mentre con il Maccabi è sceso in campo 212 volte, per un totale di 22 reti e 17 assist.
Con Peretz Israele torna, per la terza volta, in A. Dopo lo stesso Banin, che fu al Brescia dal 1997 al 2000. E dopo Eran Zahavi, che vestì la maglia del Palermo dal 2011 al 2013. “Lo ritengo pronto per raccogliere la sfida” ha detto l’ex giocatore delle “rondinelle” al Corriere del Veneto.
Il Venezia è una delle squadre che partiranno con l’obiettivo di salvarsi. Ma anche di fare bel gioco, candidandosi al ruolo di sorpresa come già fece una ventina d’anni fa sotto i colpi di un giovanissimo Alvaro Recoba. Quando venire allo stadio Penzo, il suggestivo impianto casalingo che si raggiunge in vaporetto, era una incognita per tutte le “big”. Chiedere per conferma alla Fiorentina dei vari Batistuta, Rui Costa ed Edmundo che nella stagione 1999-2000 si giocava lo scudetto e fu travolta senza pietà, con un clamoroso 4 a 1 casalingo. La partita che svelò al mondo la classe del “Chino”.
Chissà se Peretz è consapevole della profonda radice ebraica del club, fondato nel lontano 1907 e il cui primo presidente fu proprio un ebreo, Davide Fano. Uno dei padri nobili del calcio veneto. Alessandro Lancellotti, in un recente intervento su queste pagine, ha ricordato alcuni nomi: oltre a quello di Fano spiccano ad esempio Giuseppe Orefice, che fu tra gli artefici della nascita del Vicenza, e Giorgio Treves De’ Bonfili che fu invece fondatore (ma anche primo allenatore) del Padova.
Adam Smulevich
(20 giugno 2021)