Il Giorno della Memoria
Commemorazioni e iniziative in tutte Italia per il Giorno della Memoria. La celebrazione ufficiale, invece, quest’anno sarà al ministero dell’Istruzione a partire dalle 11 e in diretta televisiva su Rai1. Il Ministro Patrizio Bianchi e la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni premieranno nell’occasione le scuole vincitrici del concorso “I giovani ricordano la Shoah”, promosso dal Miur sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con la collaborazione dell’UCEI.
I presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, deporranno una corona a Roma in largo 16 ottobre 1943, data del rastrellamento degli ebrei romani.
Sulle pagine locali dei quotidiani sono presentate molte delle iniziative in programma oggi. A Roma, ad esempio, il Corriere ricorda molti eventi in calendario tra cui l’incontro con la scrittrice Edith Bruck, organizzato dalla Fondazione Museo della Shoah. A Milano, il Memoriale della Shoah apre le porte ai visitatori, mentre ieri, ricorda Repubblica, è iniziata la posa delle 24 Pietre d’inciampo che troveranno posto in città in questo 2022. A Torino le celebrazioni prendono il via con il tradizionale omaggio alle lapidi dei caduti, degli internati militari e dei deportati nei lager al cimitero monumentale. La voce dei deportati al centro dell’iniziativa a Firenze organizzata e curata da Regione Toscana e Fondazione Museo della Deportazione e della Resistenza. Il sindaco di Napoli conferirà le medaglie al valore alla memoria di Emiddio Gallo, Raffaele Gallo, Giuseppe Leone ed Eduardo Nota, deportati per essersi rifiutati dopo l’8 settembre di schierarsi con i nazifascisti.
Memoria e futuro. “Vacciniamoci contro l’odio”, l’appello dello scrittore Abraham B. Yehoshua che sulle pagine di Repubblica spiega perché l’antisemitismo come il Covid non si combatte soltanto con una “prima dose”. Servono i richiami. E non basta ricordare, ma agire contro i pregiudizi antisemiti del presente: dalla banalizzazione della Shoah all’odio contro Israele, scrive la coordinatrice nazionale contro l’antisemitismo Milena Santerini su Avvenire. Invito analogo arriva da Fiamma Nirenstein sul Giornale. La Stampa apre la sua prima pagina con una grande foto di una pietra d’inciampo e il titolo “Per non dimenticare”. Sempre in prima, il direttore Massimo Giannini richiama le parole di Liliana Segre e scrive: “La Shoah è un abisso nel quale forse non ricadremo. Ma l’odio razziale e l’antisemitismo sono ancora tra noi. Lo dimostra l’ultimo episodio accaduto a Livorno”. Sulle stesse pagine, Donatella Di Cesare riflette sul ruolo di Auschwitz e sulla sua liberazione, mentre Elena Loewenthal ricorda il ruolo dell’Italia nel dopoguerra di Porta di Sion. Il Fatto Quotidiano richiama le responsabilità degli Alleati, che, nonostante sapessero, agirono con ritardo per fermare la macchina dello sterminio. Di responsabilità scrive anche il Giornale prendendo in mano le carte dell’archivio storico di Monfalcone da cui emerge la ferocia antisemita del regime fascista. Repubblica si sofferma sulla recente riscoperta da parte di Laura Brazzo della Fondazione Cdec di sei testimonianze di sopravvissuti, raccolte a caldo nel 1955, e di cui si sono conservate le registrazioni. Una documentazione preziosa, su cui riflette la storica Liliana Picciotto sempre su Repubblica, concentrandosi sul ruolo delle domande poste ai Testimoni. Sul Giorno, l’assessore alla Cultura UCEI Gadi Schoenheit sottolinea come comunità ebraica e rom e sinti possono lavorare insieme per “porre l’attenzione al fatto che il Giorno della memoria non sia il giorno di tutti i genocidi, ma di quello perpetrato dai nazifascisti”. Per lo storico Daniele Susini (Domani), quando si tratta di trasmettere la Memoria ai più giovani, è necessario “cambiare il modo di raccontare la Shoah nelle scuole primarie”.
Antisemitismo e inazione. In questo giorno colpiscono ancor di più le parole del padre del dodicenne vittima, in provincia di Livorno, di un’aggressione antisemita da parte di due quindicenni. “Perché nessuno ha detto basta?”, il doloroso interrogativo del padre, che dà il titolo all’articolo del Corriere della Sera dedicato alla vicenda. A La Stampa poi l’uomo ammonisce: “Nessuno osi parlare di ragazzata per gli insulti antisemiti a mio figlio”. E aggiunge, “nel 2022 certe cose non si possono più accettare, bisogna rialzare la testa contro tutte le discriminazioni”. Dell’episodio parla anche Mattia Feltri nel suo Buongiorno, evidenziando come la minaccia antisemita sia ancora ben presente nella nostra società. “Nel Giorno della Memoria – scrive Feltri – dobbiamo anzitutto ricordarci che l’antisemitismo ancora erutta da sotto i nostri rancori perché, come disse l’immenso Vasilij Grossman, dimmi di quali colpe accusi gli ebrei, ti dirò quali colpe hai”.
Daniel Reichel