Il futuro degli ospedali

“Oggi vediamo che anche la variante Omicron sta scemando. Le curve di contagi e ricoveri continuano a calare. Il virus però circola ancora. Bisogna tenere alta l’attenzione ora che entriamo in una fase più favorevole, in cui le risorse sanitarie potranno essere ribilanciate verso la loro naturale destinazione: la cura delle patologie gravi e la prevenzione”. Questa l’analisi del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo intervistato oggi da Repubblica sul presente e futuro della crisi sanitaria. Molti i temi toccati, tra cui la quarta dose – “per ora non è prevista” – e i luoghi dove in futuro si faranno i richiami – “se non ci saranno emergenze, le iniezioni si faranno in farmacia e dai medici e pediatri di famiglia”.

Francia verso il voto. Sta entrando sempre più nel vivo la campagna elettorale francese per le presidenziali che si terranno il prossimo 10 aprile. Per affrontare il candidato di estrema destra Eric Zemmour, la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha deciso quella che la Stampa oggi definisce una “svolta moderata”. Una normalizzazione avviata da tempo e registrata anche nel raduno del suo partito a Reims. Ma la retorica del passato non è del tutto archiviata. “Poi, però, cede – scrive La Stampa – alle vecchie tentazioni, inanellando una serie di lugubri constatazioni sull’immigrazione e i suoi riflessi sulla delinquenza, come non ne faceva da tempo”.

Per non dimenticare. Oggi al Memoriale della Shoah di Milano si terrà l’annuale cerimonia in ricordo della deportazione dalla Stazione centrale della città organizzata insieme a Comunità di Sant’Egidio e Comunità ebraica locale. A portare la propria testimonianza, la senatrice a vita Liliana Segre. L’iniziativa (ore 18.00) sarà visibile in streaming (Repubblica Milano). Intervistato da Oggi, il deputato Emanuele Fiano ricorda invece il padre Nedo, sopravvissuto alla Shoah, e denuncia l’aumento degli episodi di antisemitismo in Europa. Sul Corriere, il nipote di Fritz Warschauer, ebreo tedesco deportato da Roma ad Auschwitz nell’aprile 1944, ricorda la storia del nonno, a cui è dedicata una Pietra d’inciampo.

Verso lo spazio. A fine marzo Eytan Stibbe diventerà il primo israeliano a mettere piede a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Un passo importante per il paese in un settore dalle molte opportunità di ricerca, racconta oggi il settimanale Specchio. Durante la sua permanenza nello spazio, Stibbe dovrà eseguire 35 esperimenti. “A proporre i test – spiega Specchio – sono state istituzioni, aziende, università, ospedali e scuole superiori israeliane. Si spazia dalla salute all’alimentazione, dall’agritech alla psicologia. Perché i risultati influenzeranno tanto la vita nello spazio quanto quella sulla Terra”.

Segnalibro. La scrittrice Bette Howland, scoperta negli anni Sessanta da Saul Bellow – con cui condivideva l’identità ebraica – è stata a lungo dimenticata. Oggi, racconta il Corriere Lettura, è possibile riscoprirne il valore grazia alla traduzione del suo Storie di vite diverse (Sem editore). Il Mulino invece ripubblica Noi senza patria di Ursula Hirschmann, “in cui si riconosce – si legge sul Domenicale del Sole 24 Ore – la parabola di una generazione di ‘europei erranti’”. E in cui vi è il racconto dell’impegno antinazista di Hirschmann così come quello per l’Europa unita al fianco di Eugenio Colorni e Altiero Spinelli.

Arte. In occasione dei centoventi anni dalla nascita di Carlo Levi, la GAM di Torino, in collaborazione con la Fondazione Circolo dei lettori, inaugura il prossimo 10 febbraio la mostra “Carlo Levi. Viaggio in Italia: luoghi e volti”. Un’occasione, ricorda lo storico dell’arte Francesco Poli su Domani, per riscoprire il valore del Levi pittore. La mostra è curata da Luca Beatrice e Elena Loewenthal. Su La Lettura del Corriere invece si ricorda la recente iniziativa del principe Carlo di chiamare sette pittori, in occasione del Giorno della Memoria, per immortalare per la collezione reale altrettanti sopravvissuti alla Shoah. Tra gli artisti scelti per questo lavoro collettivo anche l’italiano Massimiliano Pironti, che racconta a La Lettura questa esperienza. Pironti ha ritratto Arek Hersh, ebreo polacco oggi novantatreenne scampato ad Auschwitz, che arrivò in Inghilterra subito dopo la guerra con un gruppo di bambini sopravvissuti.

J’accuse. Il 7 febbraio del 1898 si aprì a Parigi il processo contro lo scrittore Émile Zola per diffamazione delle forze armate. Processo avviato dopo il suo famoso J’accuse per l’ingiusta condanna subita dall’ufficiale ebreo Alfred Dreyfus. A raccontare questa pagina di storia, Carlo Nordio sul Messaggero.

Daniel Reichel