Evelyne Aouate (1941-2022)

Commozione a Palermo e in tutta l’Italia ebraica per la scomparsa di Evelyne Aouate, fondatrice dell’Istituto siciliano di studi ebraici e referente della sezione locale della Comunità di Napoli.
Nata in Algeria nel 1941, costretta poi ad emigrare in Francia assieme ai suoi cari, aveva messo radici a Palermo ormai da molti anni e legato il suo nome a progetti dall’enorme impatto e significato. Come l’apertura di una sinagoga nei locali dell’ex Oratorio di Santa Maria del Sabato concessi in comodato gratuito dall’arcivescovado attraverso uno storico accordo formalizzato nel 2017. Una sfida, come raccontavamo appena pochi giorni fa, che sembra finalmente a un punto di svolta.
“Esprimo tanto, profondo dolore e affettuosa vicinanza ai familiari di Evelyne Aouate, rappresentante esemplare della comunità ebraica nella nostra città e presidente dell’Istituto siciliano di studi ebraici” il cordoglio espresso dal sindaco Leoluca Orlando, che in passato l’aveva insignita della Tessera preziosa del mosaico Palermo. La sua figura, era stato evidenziato allora, “rappresenta la storia dell’ebraismo, il suo essere collegato a tanti luoghi e il suo essere fedele a una tradizione millenaria”.
“Non si è sottratta mai ai suoi impegni e non ha mai avuto timore di affermare con caparbietà le proprie idee” il ricordo di Lydia Schapirer, la presidentessa della Comunità di Napoli. Che aggiunge poi: “Ci ha lasciato troppo presto per vedere realizzato un suo grande sogno, quello di una sinagoga a Palermo. Ma i sogni, soprattutto quelli a cui si tiene di più, molte volte necessitano di tempi lunghi per realizzarsi e anche particolari condizioni che da alcuni anni vedono la Comunità di Napoli e l’UCEI impegnate faticosamente per crearle”.
Nel corso della sua missione della scorsa settimana a Palermo il vicepresidente UCEI Giulio Disegni aveva spiegato come l’intenzione sia ora quella “di lanciare una raccolta fondi internazionale per portare a termine la ristrutturazione” del sito, segnalando un grande interesse al riguardo “non solo in Italia, ma anche in Israele e fino agli Stati Uniti”.
Un progetto oggi più che mai nel nome di Evelyne Aouate. Sia il suo ricordo di benedizione.

(30 marzo 2022)