“Uguaglianza, diritto e giustizia”
Inizierà da Torino l’impegno di “Art. 3: diversi tra uguali”, progetto nazionale sviluppato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in collaborazione con il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara. Sei incontri in altrettante città italiane per valorizzare diversi aspetti della legge fondamentale dello Stato italiano, la Costituzione, nel 75esimo anniversario della sua entrata in vigore. Un confronto tra due studiosi, una sperimentazione didattica per bambini dai 6 agli 11 anni e la predisposizione di un dossier volto a un’azione formativa caratterizzeranno ciascuna di queste sei tappe. Con successive soste, in un percorso molto intenso e diversificato, a Venezia, Napoli, Milano, Ferrara e Firenze (e un “intermezzo” a Roma).
“Uguaglianza: diritto e giustizia” sarà il tema del primo appuntamento, lunedì 17 aprile alle 18 nella sede del Polo del ‘900. A dialogare sull’argomento saranno la giudice di Cassazione e scrittrice Daniela Dawan e l’ex magistrato Gherardo Colombo, attuale presidente di Garzanti, moderati dal direttore del quotidiano La Stampa Massimo Giannini. L’iniziativa, che prevede anche un laboratorio didattico su convivenza civile e contrasto alle discriminazioni di genere, svolto dal Meis in collaborazione con CoopCulture, sarà aperto dai saluti del presidente del Polo del ‘900 Alberto Sinigaglia, del consigliere UCEI Saul Meghnagi e del presidente del Meis Dario Disegni. A curare i testi di approfondimento saranno Benny Porat, direttore dell’Istituto per lo studio del diritto ebraico “Israel Matz”, ed Enrico Campelli, che è invece professore di Istituzioni di Diritto pubblico comparato presso la Limec SSML di Milano.
Il progetto è stato presentato di recente nella sede Corte costituzionale. “È particolarmente significativo che una parte piccola ma qualificata e dinamica della società italiana abbia deciso di cimentarsi con aspetti così centrali”, l’apprezzamento espresso in quel contesto da Liliana Segre. A detta della senatrice a vita, sopravvissuta bambina all’orrore di Auschwitz, “un atto di attenzione e di vero e proprio patriottismo costituzionale”. L’idea di fondo, aveva affermato la presidente UCEI Noemi Di Segni, con al fianco la presidente della Corte Silvana Sciarra, “è di offrire un contributo alle diverse declinazioni dell’articolo tre, attingendo al sapere e al pensiero ebraico”. La Costituzione in questo senso non è “astratta e distante”, ma al contrario “materia viva e quotidiana, vicina a ciascun cittadino ed ente”. Ed è quindi un dovere di ciascuno attivarsi “per dare un concreto senso a quanto prevede”.