“L’Italia trasferisca l’ambasciata”
Il ministro degli Esteri d’Israele Eli Cohen è stato ieri in visita a Roma e in Vaticano.
In una intervista con il Corriere (13.07), nel sottolineare il forte legame con l’Italia, l’auspicio di un prossimo trasferimento dell’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. “I rapporti sono eccellenti, stretti a tutti i livelli e in ogni ambito”, la sua valutazione sulle relazioni intergovernative. Cohen ha anche risposto a domande circa la riforma della giustizia e le contestazioni che ha innescato nel Paese o sull’adesione di altre entità del mondo arabo agli Accordi di Abramo. La sua opinione è che tali accordi abbiano determinato una nuova suddivisione della regione “tra Paesi moderati, i cui leader cercano stabilità e un futuro migliore per i loro cittadini”, e Paesi, soprattutto l’Iran, “che promuovono il terrorismo, la violenza e il conflitto”. Secondo Cohen, “la realtà del Medio Oriente porterà molte nazioni ad aspirare alla promozione della pace”.
Sì unanime del Senato alla costituzione di un Museo della Shoah a Roma. Il provvedimento, varato in marzo dal governo, passerà ora all’esame della Camera dei deputati. “Un dovere della memoria, perché, come ci dice Benedetto Croce, la storia è sempre un fatto contemporaneo” l’opinione del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in una lettera pubblicata dalla Stampa (12.07). Il presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia, intervistato dal Corriere Roma (13.07) esprime il suo apprezzamento: “Siamo profondamente soddisfatti della concretizzazione, in tempi così rapidi, di una promessa politica”.
“I nuovi documenti del Pontificato di Pio XII e il loro significato per le relazioni ebraico-cristiane: un dialogo tra storici e teologi” è il titolo del convegno internazionale che si terrà a Roma, a partire dal 9 ottobre, presso la Pontificia Università Gregoriana. L’iniziativa, riferisce l’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede (13.07), “si concentrerà sulla modalità con cui questi archivi fanno luce sulle controversie storiche e teologiche riguardanti Pio XII e il Vaticano durante il periodo della Shoah”, ma anche sulle relazioni ebraico-cristiane a più livelli.
Hanno fatto strage di civili durante l’occupazione tedesca d’Italia. E alla fine della guerra sono tornati in Germania, senza mai pagare per i loro crimini e responsabilità. Su Repubblica (09.07), in un lungo approfondimento, le biografie di tanti ex nazisti riciclatisi nel nuovo corso politico. A riportare attenzione sulle loro storie, all’inizio del Millennio, “la procura militare di La Spezia guidata da Marco De Paolis”. Artefice, si evidenzia, di un vero e proprio “miracolo investigativo”.
Il settimanale Oggi (13.07) raccoglie alcune riflessioni sull’antisemitismo di Liliana Segre. “Mi piacerebbe poter dire che sia stato superato, che sia un problema di cui non doversi più occupare e preoccupare. Ma non è così”, osserva la Testimone della Shoah. “È vero che in Italia non c’è mai stato l’antisemitismo più virulento che ha caratterizzato molti popoli europei. Ma questo ha reso in un certo senso ancora più abietto l’antisemitismo artificiosamente ‘importato’ dal fascismo”.
Il Foglio (10.07) traduce una intervista del quotidiano Figaro allo storico Georges Bensoussan. Il tema sono i disordini e le violenze che hanno attraversato il Paese negli scorsi giorni. “L’emozione più giustificare tutte le politiche che si vuole”, sostiene Bensoussan. “Alla fine, resta un minuto di silenzio all’Assemblea nazionale in omaggio alla giovane vittima. Cosa che non abbiamo visto per Salah Halimi, né per le altre vittime, tra i civili e tra la polizia”.
Nuovi episodi di ostilità anti-cristiana in Israele, stigmatizzati tra gli altri del Capo dello Stato Isaac Herzog. “Bene ha fatto a condannare fermamente questi gravi episodi di intolleranza per i quali le istituzioni competenti dovranno fare la massima chiarezza e prendere i necessari provvedimenti previsti dalla legge”, commenta il rav Roberto Della Rocca (14.07) su Avvenire. Sul Corriere (12.07) una testimonianza da Israele dello scrittore Etgar Keret. Nel suo testo si parla di “governo messianico”, che darebbe quotidianamente prova di “razzismo, omofobia e corruzione”.
Parlando con 7 del Corriere (14.07), l’attore Claudio Bisio presenta “L’ultima volta che siamo stati bambini”, il suo film sulla Shoah di prossima uscita. “Un comico di Zelig che fa un film sulla Shoah? Può suonare male. Per questo non vedo l’ora che le persone lo vedano, magari apprezzando il coraggio, la voglia di affrontare un capitolo nuovo del mio percorso”, dichiara Bisio. Nell’intervista, annunciata in copertina, tra tante domande un riferimento fuorviante alla realtà palestinese.
Riaprirà a breve il il Memoriale degli italiani ad Auschwitz, trasferito e inaugurato a Firenze nel 2019. L’occasione, riporta la Nazione (12.07), sarà l’80esimo della caduta del regime fascista.
(14 luglio 2023)