GENOCIDIO – Oggi le accuse del Sudafrica,
domani la difesa d’Israele
E il governo lancia un sito sul massacro
del 7 ottobre compiuto da Hamas

È iniziata all’Aja, davanti alla Corte internazionale di Giustizia, la discussione attorno all’istanza presentata dal Sudafrica che accusa Israele di compiere un “genocidio” della popolazione palestinese a Gaza. Nella prima udienza pubblica la parola è andata a Pretoria. Mentre nella seconda, in programma domani, sarà Israele a intervenire in difesa. I legali del Sudafrica hanno sostenuto stamane che alcuni protagonisti della politica israeliana si sarebbero distinti per “una retorica genocida” e che tale retorica avrebbe un impatto considerevole nelle azioni dell’esercito. Al riguardo sono state citate alcune dichiarazioni sui palestinesi del primo ministro Benjamin Netanyahu, del ministro della Difesa Yoav Gallant e del titolare della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir. A detta dell’accusa, “le dichiarazioni di genocidio non sono marginali, ma incarnate nella politica statale”.
Domani la replica di Israele. Ma già ci sono alcuni commenti. Per il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Lior Haiat, il Sudafrica starebbe agendo “come braccio giuridico di Hamas” in una delle “più grandi esibizioni di ipocrisia della storia”. Secondo il presidente dello Stato ebraico, Isaac Herzog, non ci sarebbe “niente di più atroce e assurdo” della causa avviata dal Sudafrica. Nel merito di queste udienze si è espresso anche Netanyahu in un videomessaggio diffuso alla vigilia della prima udienza. “Israele sta combattendo i terroristi di Hamas, non la popolazione palestinese. E lo stiamo facendo in piena conformità con la legge internazionale” ha spiegato, sottolineando poi che “Israele non ha intenzione di occupare in modo permanente Gaza o di trasferire la sua popolazione civile”. L’ufficio del primo ministro ha nel frattempo lanciato un sito web dedicato al massacro del 7 ottobre, che si apre con una galleria di immagini sulle atrocità compiute dai terroristi nei kibbutz e nelle località vicine alla Striscia. Il sito, si prefigge di “aiutare lo Stato di Israele nella sua missione di ricordare al mondo che siamo vittime di un evento terroristico senza precedenti”.

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