DAI GIORNALI DI OGGI
Bokertov 20 marzo 2024

«Ritirati nei nostri comodi gusci di pace e di benessere non riusciamo neppure più a capacitarci che nel mondo esistano la forza e la malvagità, che esista la spietatezza», scrive Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera, riferendosi ai massacri di Hamas in Israele e di Putin in Ucraina. Invece di essere solidali e consapevoli della minaccia, sostiene Galli della Loggia, «quelle nefandezze» sono esorcizzate in modo improprio. Non solo vengono allontanate «dalla nostra coscienza, ma ci mostriamo addirittura comprensivi nei confronti dei carnefici, solidali di fatto con le loro imprese».

Il Foglio intervista il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. «L’antisemitismo è un fenomeno molto insidioso, che può essere l’innesco di altre forme di violenza, come quelle legate al radicalismo islamista», afferma. «È inutile nasconderci: questo clima di costruzione di una logica antisemita e di opposizione allo stato di Israele può essere il terreno fertile in cui attecchiscono comportamenti singoli di soggetti soli e di così detti lupi solitari».

Accogliendo una istanza di gruppi di studenti propal che hanno fatto irruzione nel Senato accademico, l’Università di Torino ha deciso di sospendere i progetti di cooperazione con gli atenei israeliani. Lucetta Scaraffia parla sulla Stampa di «animus antisemita» cui i docenti torinesi «hanno ceduto». Una decisione presa «praticamente sotto dettatura, quella degli accademici riuniti nelle stanze del rettorato» (Libero).

«L’antisemitismo è terra ben concimata, l’orribile accusa di affamare i bambini si sposa bene con la criminalizzazione che nazifica lo stato ebraico», sottolinea Fiamma Nirenstein sul Giornale, commentando l’ultima presa di posizione dell’Onu sulla situazione umanitaria a Gaza.

Giuliano Ferrara critica sul Foglio l’atteggiamento della Casa Bianca e dei dem Usa su Israele. A suo dire «i tentennamenti di Biden» nei confronti dello storico alleato mediorientale starebbero sovvertendo «la strategia di difesa dell’occidente dal terrorismo».

Nelle pagine culturali del Corriere della Sera il germanista Claudio Magris rende omaggio al genio di Sholem Aleichem, uno dei pilastri della letteratura yiddish: «È riuscito in una delle più grandi sfide non solo della letteratura, a unire incanto e disincanto».