DAFDAF – Le sorti

In distribuzione in questi giorni, il numero 146 di DafDaf dedica molto spazio, ovviamente, a Purim, una delle feste più amate, soprattutto dai giovani lettori del giornale ebraico dei bambini. Costruito tutto intorno all’idea di giocare e di “mettersi in gioco”, il giornale si apre con una immagine del dolce più tipico, quelle orecchie di Amman sul cui nome già si potrebbe discutere. A Purim poi sono dedicate le pagine sviluppate in collaborazione con Zeraim, il progetto dell’Area Cultura e Formazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane dedicato alla formazione: contengono una spiegazione della festa, il racconto delle vicende di Assuero, Vashtì, Ester e Mordechai, usi, precetti, un calendario, una ricetta per fare le orecchie di Amman e gli immancabili giochi. 

Buona lettura,

Chag Purim Sameach!

a.t.

 

Le sorti

La vigilia di Purim quest’anno cade la sera del 23 marzo è una delle feste più attese, a tutte le età, per la grande allegria che porta con sé. La festa ricorda le incredibili vicissitudini degli ebrei nel regno di Persia: in particolare, la loro salvezza dal massacro che il perfido Amàn aveva progettato contro di loro. Cade il 14 di Adar, tra febbraio e marzo, e dura un giorno. 

Il 13 di Adar è il digiuno di Ester.

 

LA STORIA:

Un tempo, circa 500 anni prima dell’era volgare, nella capitale del regno di Persia, Susa, viveva un re chiamato Assuero. Un giorno, Assuero, fece un fastoso banchetto e ordinò che Vashtì, sua moglie, si presentasse agli ospiti. Ma la bella regina si rifiutò di accontentarlo e fu per questo ripudiata e cacciata via: neanche la sovrana poteva disobbedire al re! Assuero scelse, tra tante fanciulle persiane, una nuova sposa di nome Ester: nessuno a corte, nemmeno il re, sapeva che fosse ebrea. Questa giovane, orfana, era cresciuta in casa del cugino Mordekhài, un uomo onesto e fedele al re. Un giorno Mordekhai scoprì un complotto: due guardie volevano uccidere il sovrano, ma egli avvertì Assuero salvandogli la vita. Questo episodio fu trascritto nel “Libro delle Cronache” (il… giornale di quei tempi!) posseduto dal re. Assuero aveva un primo ministro superbo, crudele e ambizioso di nome Amàn che odiava gli ebrei perché erano gli unici tra tutta la popolazione che non si inchinavano al suo passaggio: gli ebrei infatti si inchinano solo davanti a Dio. Il suo odio era tale che accusò gli ebrei di disobbedienza alle leggi e convinse il re Assuero a emanare un decreto nel quale si ordinava l’uccisione di tutta la popolazione ebraica nei 127 paesi delle province della Persia. La data dell’eccidio, il 13 di Adàr, fu decisa tirandola a “sorte”, in ebraico “pur” פור : per questo motivo la ricorrenza che ricorda questi avvenimenti si chiama proprio Purìm פורים, ovvero”sorti”. Ester chiese agli ebrei terrorizzati dall’editto di pregare e di digiunare e poi, incoraggiata da Mordekhai, si presentò al re Assuero che l’accolse e l’ascoltò con molta benevolenza. Ester dimostrò la malvagità dei piani di Aman, le sue menzogne per ottenere la pubblicazione dell’editto e implorò salvezza per gli Ebrei e per se stessa rivelando finalmente al re di essere ebrea. Assuero, furioso per essere stato ingannato dal suo ministro, annullò l’editto e condannò a morte il perfido Amàn. Al suo posto, come primo ministro elesse Mordekhai, poiché rileggendo il “Libro delle Cronache”, ne aveva ricordato le azioni meritevoli. 

(Testo liberamente tratto da “Dinim”, a cura di Sara Braha e Patrizia Pacifici).

 

PRECETTI:

A Purim si possono svolgere tutte le attività che generalmente si compiono durante i giorni profani, ma vi sono alcuni obblighi specifici (mizwòt מצוות) che caratterizzano proprio questa festa:

– מקרא מגילה Miqrà Meghillà: la lettura della Meghillà di Ester.

– משלוח מנות Mishlòach manòt: l’invio di cibi al prossimo.

– מתנות לאבונים Mattanòt la-evionìm: l’invio di doni ai poveri.

– סעודת פורים Seudàt Purim: il pasto, il banchetto, di Purim ricco di cibi e bevande.

 

USI:

Tra gli usi più comuni vi è quello di mascherarsi e di bere vino in segno di gioia. Una consuetudine è anche quella di organizzare spettacoli che ripropongano la storia della festa. Sulla tavola non possono mancare le “orecchie di Amàn” (‘Oznè Amàn) che sono i dolci tipici di Purim, diventati anche uno dei simboli della festa.

 

CALENDARIO 2024:

21 marzo: Digiuno di Ester 

23 marzo: vigilia di Purim  

24 marzo: Purìm  

25 marzo: Purim Shushàn