DAFDAF 152 – Spazio alle illustrazioni
La copertina del numero 152 di DafDaf, in distribuzione in questi giorni, arriva direttamente da “Matite giovani tra illustrazione e fumetto”, la mostra sull’illustrazione italiana contemporanea che si è tenuta durante l’edizione 2024 della Buchmesse, la fiera del libro di Francoforte.
Quest’anno l’Italia era il paese ospite d’onore, alla Frankfurter Buchmesse, e la mostra è stata organizzata dalla direttrice della Bologna Children’s Book Fair – il più grande appuntamento internazionale dedicato ai libri per i giovani lettori – insieme all’Accademia Drosselmeier e all’AIE, l’Associazione Italiana Editori.
Nelle pagine del giornale ebraico dei bambini presentiamo solo alcune delle trenta tavole esposte, ma non è diminuita l’attenzione al mondo dell’illustrazione: inauguriamo con il numero di novembre una nuova rubrica, dedicata proprio agli autori e agli illustratori di libri per giovani lettori.
Apriamo con Armin Greder, cui sono state dedicate mostre in tutto il mondo e che ha vinto premi importanti. Il suo modo di pensare, la sua attenzione al mondo, agli altri, alla giustizia, e il suo rifiuto del pensiero unico sono qualcosa di cui c’è molto bisogno in questi tempi un po’ cupi. I suoi libri sono pieni di mishpat (rettitudine), tzedakah (giustizia), chesed (gentilezza) e rachamim (compassione).
Nato in Svizzera, dopo aver vissuto in tanti luoghi si è stabilito ora in Italia, e ha spiegato più volte che i suoi libri sono una forma di protesta, contro le ingiustizie, contro l’ignoranza, contro tutto ciò che nel mondo c’è di brutto e di triste. Viene pubblicato da orecchioacerbo.
Torna poi ADESSO CI PENSO… Dizionario sfuggente e invano, illustrato da Silvia Rocchi: le voci del dizionario, sono opera di ragazze e ragazzi che si sono incontrati tra i libri per ragionare sui modi in cui il linguaggio influenza il nostro modo di raccontarci ed entrare in relazione. Rivendica il diritto a non accettare definizioni ed è un inno all’indeterminatezza come possibilità, a dimostrazione che nessuna definizione è mai definitiva. È parte di Una biblioteca tutta per sé, ed è stato sviluppato da Hamelin, per invitare tutti i lettori a non smettere mai di pensare, ragionare e di confrontarsi. DafDaf non potrebbe essere più d’accordo.
Buona lettura!
a.t.