DAFDAF 153 – Luce, dalle candele al grande schermo_

Le luci di Chanukkah hanno una magia tutta loro, portano calore e gioia, e sul numero 153 di DafDaf, attualmente in distribuzione, vi proponiamo pagine di “ripasso”, grazie alla collaborazione con Zeraim. Ritorniamo sulla vicenda, a partire dal re Antioco Epifane, ricordiamo quali sono i precetti, gli usi della festa, e concludiamo con le berakhot. Ma la luce delle candele non è solo magia che risplende dietro a una finestra, anzi, e ovviamente il giornale ebraico dei bambini non poteva non chiedersi: “Come brucia una fiamma? Cosa succede quando brucia? Perché è calda? Perché fa luce?” Le risposte (e molto altro) possiamo darle ai nostri giovani lettori grazie a Michele Luzzatto – un biologo che è anche il direttore editoriale di una grande casa editrice – , che ci spiega cosa succede “dentro” a una candela… ci racconta che la domanda, per la verità, se l’era già posta uno scienziato inglese: si chiamava Michael Faraday e ha scoperto talmente tante cose che gli hanno dedicato il nome di un cratere sulla luna. Anche l’argomento che abbiamo messo in copertina ha a che fare con la luce, perché senza la luce non potrebbe esistere il cinema, e l’immagine che apre l’ultimo numero del giornale ebraico dei bambini è un fotogramma di Toti, un cortometraggio del programma per giovanissimi di Dok Leipzig, il festival del documentario e dell’animazione cui abbiamo dedicato alcune pagine (e su cui torneremo).

Torna poi la rubrica dedicata agli illustratori, con Tove Jansson, che ha raggiunto la fama grazie a dei buffi personaggi per bambini che, attenzione, non sono ippopotami! La prima storia dei Moomin è del 1945, i libri che raccontano le loro avventure sono stati tradotti in una cinquantina di lingue e in questo periodo allo Helsinki Art Museum, è aperta “Tove Jansson – Paradise”, mostra che espone oltre 180 fra quadri e oggetti della creatrice dei Moomin.

A seguire proponiamo ai nostri giovani lettori le voci “consenso” e “contratto” di “Adesso ci penso… Dizionario sfuggente e invano” su cui hanno lavorato ragazze e ragazzi di Bologna guidati da Hamelin, associazione di  Bologna che si occupa di educazione alla lettura, che si sono incontrati tra i libri per ragionare sui modi in cui il linguaggio influenza il nostro modo di raccontarci ed entrare in relazione. E le pagine dedicate a Chanukkah, poi, chiudono il numero: la luce arriva alla fine di quest’anno (in)civile.

buona lettura!

ada treves