DAFDAF 154 – Parlare di Memoria senza dimenticare la luce

Il 27 gennaio col passare degli anni si è trasformato da singolo Giorno della Memoria prima in una “settimana della Memoria” e poi in una sorta di “stagione culturale” molto lunga, durante la quale non solo viene portata avanti un’azione educativa – in primis nelle scuole – ma vengono organizzate conferenze, corsi, e occasioni di formazione. E ovviamente escono film e vengono pubblicati libri. Tanti libri, anche per i lettori più giovani. Da diversi anni la redazione di DafDaf si interroga su come parlare della Shoah a un pubblico di bambini, e preparando le uscite di gennaio lo sforzo è stato sempre di trovare qualcosa che porti a una comprensione o anche a una elaborazione dell’orrore che non sia solo una visione di dolore e sofferenza. Con la scelta, però, di non dire troppo e di lasciare alle famiglie e agli educatori la decisione e la valutazione soprattutto rispetto ai lettori più piccoli, che su argomenti simili vanno accompagnati. E per ognuno può essere diverso: quanto e cosa dire? Cosa spiegare? Cosa chiarire, cosa insegnare, cosa invece è meglio ancora tralasciare? Quanto aspettare?

Quest’anno come “strumenti” che abbiamo scelto due libri, pubblicati rispettivamente da Emme Edizioni e da Einaudi Ragazzi. Il primo, che si intitola Quel giorno, e da cui abbiamo tratto anche la copertina del numero 154 di DafDaf, è stato scritto da Michael Rosen, illustrato da Benjamin Phillips e tradotto da Laura Pelaschiar. Sarà in libreria dal 15 gennaio e racconta la storia di Eugène Handschuh, un giovane ebreo parigino che era stato internato insieme a suo padre con ai genitori dell’autore, ma riesce a fuggire dal treno che li sta portando ad Auschwitz. 

Per i più grandi abbiamo invece selezionato un volume della collana Semplicemente Eroi dedicato a Gunther Demnig. , Scritto da Federico Gregotti si intitola Le pietre d’inciampo, le Stolpersteine. Come spiega Demnig, che posa personalmente ogni Stolpersteine e ha fatto proprio un passo del Talmud: “Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”. E quelle decine di migliaia di piccoli cubi di pietra ricoperti da un sottile strato di ottone su cui sono incisi solo i dati essenziali dei deportati sono dei potenti “attivatori di memoria”. 

Nelle pagine dedicate ai lettori più grandi torna ADESSO CI PENSO… il Dizionario sfuggente e invano illustrato da Silvia Rocchi, di cui abbiamo iniziato a scrivere su DafDaf oramai qualche mese fa. Le voci del dizionario sono il risultato di un lungo lavoro fatto da ragazze e ragazzi di Bologna che, guidati da Hamelin, hanno ragionato sui modi in cui il linguaggio influenza il nostro modo di raccontarci ed entrare in relazione. In questo numero si va da “Corpo” a “Droga”, passando per “Desiderio”, “Disagio” e “Disgusto”.

A chiudere il giornale ancora qualche pagina dedicata al cinema, aspettando la prossima edizione della Berlinale: anche il mitico Festival internazionale del cinema di Berlino ha un programma dedicato a bambini e adolescenti. Diretto da Sebastian Markt, che dal 2022 sceglie i film che verranno proiettati nelle sezioni Generation Kplus e Generation 14plus porta sul grande schermo argomenti e linguaggi che prendono molto sul serio i giovani spettatori, anche educandoli all’utilizzo dei sottotitoli.

Anche il cinema è luce.

Buona lettura!

Ada Treves