DAFDAF 155 – Buon anno, alberi!

Il Capodanno degli alberi, un ripasso

Il 13 febbraio 2025 è Tu Bishvàt, una ricorrenza conosciuta anche come Capodanno degli alberi, Rosh haShanah Lailanòt.

Tu Bishvàt è una festa stabilita dai Maestri che non viene menzionata nel Tanakh. I Maestri ne parlano nella Mishnà e ne  discutono nel Talmùd Babilonese, nel trattato di Rosh Hashanà (alla pagina 14a-b).

Perché Tu-bishvat capita in un periodo freddo e gelido come quello invernale? 

Perché le stagioni delle piogge in Israele finiscono proprio il 15 di Shevàt e la linfa del terreno umido inizia a circolare negli alberi e la frutta può iniziare a maturare. 

Il simbolo di Tu Bishvàt infatti è l’albero del mandorlo, il primo a fiorire in primavera.

Tu Bishvàt (il quindicesimo giorno del mese di Shevàt), il Capodanno degli alberi è l’inizio della stagione primaverile in Israele

Anche gli ebrei che stanno vivendo i giorni più freddi dell’anno e sono ancora sotto la pioggia e la neve, attraverso il Seder e piantando alberi hanno la percezione della fine dell’inverno e del risveglio della natura

Profumi e sapori sembrano annullare le distanze, e questa festa ricorda che Israele è il luogo in cui la natura divina si esprime in modo particolare, come si legge nella Torah (Devarìm 11, 12): “…è il paese che l’Eterno, tuo Signore, ha sempre davanti agli occhi, che sorveglia in continuazione dall’inizio alla fine dell’anno…”. 

Il destino ebraico non potrà mai essere separato da questi luoghi perché per il popolo ebraico è necessario avere un corpo oltre che uno spirito. La kedushà si completa solo quando il mondo spirituale si congiunge alla vita naturale.

rav Roberto Della Rocca

PRECETTI:

Tu Bishvàt è un giorno feriale. Non vengono aggiunte preghiere, ma per sottolineare il carattere speciale della giornata i Maestri hanno stabilito che non si dica Tacahnùn (una raccolta di preghiere di supplica e di perdono) nè il 15 di shevàt nè il giorno prima a minchà; che non si tengano commemorazioni funebri nè si digiuni. 

Anche se non ci sono mitzwòt (precetti) vere e proprie, Tu Bishvàt è una data fondamentale per stabilire alcuni precetti: 

1) è la data che separa un anno dall’altro per i frutti dell’albero e costituisce così lo “spartitraffico” tra le decime di un anno e quelle dell’anno successivo. 

2) è importante per capire quando si possono mangiare i frutti di un albero: si possono consumare solo i frutti maturati dopo il 15 di shevàt del quarto anno a partire da quando è stato piantato.

USI:

Anche se la festa non è ricordata nel Tanakh, la tradizione ne ha fatto una giornata speciale in cui si rinnova il legame con la terra. Dalla fondazione dello Stato di Israele la ricorrenza vi viene celebrata come Chag Haneti’òt, ovvero Giorno della Piantagione degli alberi.

Si usa fare un vero e proprio seder in cui si celebrano i frutti, e gli alberi che li hanno prodotti.

Il seder, o Tikùn di Tu-Bishvàt fa parte degli usi divulgati dai cabbalisiti di Safed a partire dal XVI secolo in poi.

Si mangiano almeno 12 tipi di frutti delle specie che crescono in Israele e si bevono 4 bicchieri di vino, come 4 sono le stagioni.

Durante il seder vengono recitate alcune berakhòt, per benedire i frutti della terra e dell’albero, e alcuni versi del Tanàkh.