ISRAELE – Gli italkim raccontano un “normale” giorno di guerra
Il missile sparato all’alba da Hezbollah puntava al quartier generale del Mossad nel nord di Tel Aviv. È la prima volta che il gruppo terroristico libanese mira al centro d’Israele. «Era nell’aria», racconta a Pagine Ebraiche, Tana Abeni. Alle 6.30 …
«Sono nato del 1955 e spesso mi sono chiesto come mai, nel mondo della cultura e tra le persone qualunque, verso la fine degli anni Trenta nessuno si accorse, o volle non accorgersi, non che il mondo in generale, ma il mondo ebraico in particolare stesse precipitando lungo una china catastrofica, culminata nella Shoah. Era difficile da decifrare? C’era indifferenza, quieto vivere, incredulità di fronte a quella lenta discriminazione, che poi sarebbe diventata persecuzione e infine Apocalisse? Mancavano gli strumenti concettuali per capire dove si stesse andando? Per paura, ottusità, meschinità. Ecco, oggi credo di aver capito come mai». Una consapevolezza, quella del giornalista Pierluigi Battista, maturata con l’ondata di antisemitismo seguita al 7 ottobre. Per mesi, scrivendo i suoi pezzi per il Foglio e l’Huffington Post, Battista ha annotato gli episodi di odio contro gli ebrei avvenuti nel mondo, in particolare in Occidente. L’elenco si è dimostrato lungo, troppo lungo, denuncia il giornalista nel suo ultimo pamphlet La nuova caccia all’ebreo (Liberilibri).
Hannah Arendt nel suo libro Le origini del totalitarismo, scrisse che «L’efficacia di questo tipo di propaganda dimostra una delle principali caratteristiche delle masse moderne. Non credono a nulla di visibile, alla realtà della propria esperienza; non si fidano …
«Libano sotto un diluvio di bombe», titola in prima pagina il Corriere per descrivere l’operazione militare israeliana contro Hezbollah, che per sostenere Hamas dall’8 ottobre bersaglia il nord d’Israele. Sono stati colpiti da Tsahal 1600 obiettivi concentrati nel sud del …