GERMANIA – Ministra regionale difende aggressore antisemita, poi fa marcia indietro

Lahav Shapira, 30 anni, era seduto in un caffè di Berlino con la sua compagna quando è stato aggredito. “All'improvviso mi ha dato un pugno. Poi un altro e ho perso l'equilibrio. Ho cercato di alzarmi e lui mi ha dato un calcio in faccia. E poi, quando mi sono alzato, è scappato via”. Ad aggredirlo brutalmente, uno studente della sua università, la Freie Universität. Da settimane, ha raccontato Shapira, riceveva minacce online per il suo attivismo a favore d'Israele. Si era scontrato con gruppi universitari propalestinese mentre chiedeva la liberazione degli ostaggi rapiti da Hamas. Una storia per lui familiare: il nonno, Amitzur Shapira, era l'allenatore della squadra israeliana di atletica alle Olimpiadi di Monaco 1972.

OSTAGGI – I famigliari sperano in un accordo con Hamas

“Riportateli a casa tutti. Ora”. L’appello dalle piazze israeliane è lo stesso da 124 giorni. Decine di ostaggi sono stati rilasciati, ma ancora 136 persone sono in mano a Hamas. Almeno 31 fra queste non sarebbero più in vita. “Sono …

OSTAGGI – L’Europa ascolta gli appelli dei famigliari

Dalle strade di Tel Aviv ai palazzi presidenziali di Madrid e Lisbona. Le famiglie dei 136 ostaggi ancora in mano a Hamas proseguono senza sosta il loro impegno per chiedere la liberazione dei loro cari. Da quattro mesi fanno sentire …

7 OTTOBRE – Quando il trauma è anche quello del terapeuta

Barbara Rachel Cerminara è psicoterapeuta con orientamento junghiano. Ebrea, Barbara vive e lavora nel Regno Unito. La intervista il collega David Gerbi.
Come si evita di cadere nella disperazione dopo il 7 ottobre?
Io per prima mi trovo a dover lasciare diversi aspetti del mio essere fuori dalla “therapy room”. Devo anche premettere che ho perso mio nonno e la mia bisnonna ad Auschwitz: con l’arrivo delle notizie da Israele il trauma transgenerazionale si è riattivato e ho dovuto contenere una valanga di emozioni.

MILANO – I giovani insieme al Jewish Sport Contest

Stare insieme tra giovani dell’Italia ebraica nel segno dello sport e dei suoi valori. Questo il principio alla base del progetto Jewish Sport Contest, organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in collaborazione con le Comunità ebraiche di Roma e Milano …

TORINO – Addio a Daniele Segre, il regista degli ultimi

Occhi buoni e la malinconia dipinta sul volto di uomo gentile e mite. “Ma dietro quella apparente docilità, Daniele Segre nascondeva una determinazione e una forza straordinaria. Lo dimostra la sua carriera: un regista capace di scavare nelle aree meno …